mercoledì 19 giugno 2013

Ma chi è

E insomma, si è capito dai vari social che nessuno ha capito chi cazzo sia Claudio Magris. Si è capito talmente tanto che mi sento quasi in colpa a parlarne pure qui nel blog, nel caso accendo un lumicino per tutte le palle esplose per il troppo giramento. 

È lui, è lui

È ancora vivo tra l'altro, poveraccio, chissà che colpo all'autostima. Ci si dovrà aspettare una risposta scazzata tramite articolo di giornale? Boh, sinceramente non mi interessa, visto che sapevo fin dall'inizio che non avrei scelto l'analisi. Certo, mi dispiace per tutti quelli che si sono ammazzati dietro al programma di italiano per poi ritrovarsi una traccia che non c'entrava niente. Eccomi. Sì, io ho studiato il programma di italiano (senza molta fatica a dire il vero, l'ho sempre masticato bene) sapendo già che molto probabilmente mi sarei buttato sul saggio breve. Ma oh, metti che mi parte lo sclero. Quindi sì, sono dispiaciuto per il tempo buttato, ma neanche troppo, suvvia, le altre tracce le ho trovate fattibili.

Probabilmente sono uno dei quattro gatti che non sono rimasti delusi, ma devo dire che, secondo me, la traccia sulla società di massa era alla portata di tutti, è stata snobbata per una scarsa attenzione nel leggere i documenti che in realtà aiutavano molto. 
Io ho scelto proprio quella, perché ho passato tutto l'anno a scrivere, nei temi, riferimenti al mio odio più puro verso l'omologazione. Ora che mi è capitata come traccia principale, non potevo non sceglierla: sento già la professoressa dire "La critica alla società omologata? ANCORA!?"

Traccia socio-economica molto meh, traccia sugli omicidi politici non male, traccia sui cervelli la più gettonata nella mia classe, tipologia D dopotutto abbastanza simile all'ambito artistico-letterario, mentre la tipologia C... semplicemente la traccia più 
che abbia mai visto.

Ma il pericolo vero è domani. Chi fa lo scientifico lo sa. Chi fa l'indirizzo sperimentale lo sa ancora di più. Matematica +, la matematica potenziata per gli stronzi che hanno voluto fare l'indirizzo più difficile. Domani pomeriggio, sul pullman, quelli dell'indirizzo sperimentale si riconosceranno dall'alone sotto le ascelle e da una faccia mista tra il panico e il sollievo per il pericolo scampato.

Quindi niente, amo le mie scelte di vita.



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