Genere: Action GDR
Sviluppatore: CD Project
Data Di Uscita: 19 maggio 2015
Giocato su PS4
Come possiamo essere obiettivi su uno dei videogiochi più
attesi di sempre? Sull’annunciato “capolavoro” ancor prima dell’uscita? Non si
può, ecco perché abbiamo atteso qualche giorno prima di scrivere questa
recensione, così da dare impressioni a freddo quanto più oggettive possibili, e
devo dirlo, non sono tutte buone. Si. Lo scriviamo e ce ne assumiamo ogni
responsabilità: The Witcher 3 poteva
essere l’rpg definitivo, un titolo con tutte le carte in regola e le
potenzialità per essere IL capolavoro, ma si limita ad essere un gioco di
ottima fattura, per motivi tutt’altro che trascurabili in action-rpg di questo calibro…
Il mondo non ha
bisogno di eroi, ma di professionisti
I difetti non si annidano nella trama, né nella narrativa.
Questa volta il nostro caro Geralt
sarà incaricato dal nuovo imperatore dei regni settentrionali a trovare Ciri, figlia adottiva dello strigo e
figlia biologica di sua maestà. Con questa premessa i CD Project hanno costruito una trama degna dei migliori
videogiochi, sorretta da una narrativa che dovrebbe fare invidia a qualunque
casa produttrice, in grado di rendere interessante ogni minuto di gioco, dalla
trama principale alle quest secondarie. Avete letto bene, persino nelle quest
secondarie, che sia una semplice corsa di cavalli o un torneo di gwent, avremo
a che fare con una sotto-trama più o meno intrecciata alla principale, sempre
intrigante e ben scritta, persino alcuni contratti da Witcher hanno un plot più o meno abbozzato. Naturalmente alle quest
sono stati affiancati dei personaggi di un certo livello, ed è stato grosso lo
stupore quando, aprendo il glossario (una sorta di codex in stile Bioware), abbiamo trovato centinaia di
personaggi diversi, tutti dotati di una caratterizzazione certosina: sia esso un
barone malinconico e malvagio solo all’apparenza o un cacciatore di un piccolo
paesino divorato dai sensi di colpa, ogni singolo personaggio, con il suo
passato, riesce ad arricchire la lore del gioco, rendendo alcune scelte morali davvero difficili, anche a causa di una situazione non sempre chiara, con
varie sfumature di grigio, e del grosso impatto, sia nel lungo che nel breve
periodo, che alcune scelte possono avere. I dialoghi senza peli sulla lingua e
le varie scene crude e senza censure, atte a mostrare ciò che l’uomo è davvero
in grado di fare se dà sfogo al suo cinismo, non sono che la ciliegina sulla torta
di un lavoro già perfetto. No, sul serio, il game design è eccezionale, come
anche la sua sceneggiatura: alcune scene sono in grado di lasciarvi a bocca
aperta e/o scioccati, in base alla sensibilità del videogiocatore, e i CD Project sono davvero stati in grado
di creare un’atmosfera cupa e matura, in grado di trasmettere al videogiocatore
i disagi che inevitabilmente la guerra e ed una politica sanguinaria portano
con sé.
Non sei al circo, piroetta!
Se fino ad ora abbiamo semplicemente elogiato il lavoro
della casa di sviluppo polacca, ecco che nel gameplay si intravedono le prime
crepe: per quanto siano incentrati tutti nel combat system e nella struttura delle quest, gli errori sono così grossolani da avere ripercussioni anche nelle
parti GDR del titolo, ma andiamo con ordine.
Tutte le missioni, principali e
non, sono strutturate in 3 fasi: parla con tizio, usa i sensi da Witcher per
indagare, uccidi/risparmia caio. Tutto qua. Nulla di diverso, nessun enigma,
nessun puzzle ambientale o fasi platform per spezzare la monotonia. Come se non
bastasse l’IA mal calcolata dei combattimenti e il basso livello di sfida può
facilmente portare a noia i videogiocatori più esigenti. I mostri infatti, nonostante
la buona varietà che avrebbe permesso agli sviluppatori di fare qualcosa di
simile a quanto già visto in Monster
Hunter (quantomeno nei contratti facoltativi), non hanno dei pattern di attacco complessi, e la pesante circoscrizione in zone, ci permette di uscire,
ricaricare le pile e tornare dal boss più forti che mai, rendendo gli scontri
anche contro i mostri di livello più alto una passeggiata.
Alla fin della fiera, la varietà sarebbe
data dalle attività secondarie quali la corsa a cavallo, la lotta a mani nude, la
ricerca di equipaggiamento raro, e il gwent, un gioco di carte ben inserito nel
prodotto. Ahimè l’IA rende anche queste attività poco gratificanti. Per
vincere una corsa è sufficiente posizionarsi davanti all’avversario senza farlo
passare, per vincere un incontro basta contraccare, i dungeon non sono lineari,
ma si limitano ad essere una mera passeggiata nelle grotte, senza bivi e nemici
rilievo. Carino invece il gwent, ma una volta accumulate un certo numero di
carte rare, diventa una passeggiata vincere.
Le fasi GDR invece sono ben
studiate, con un ottimo crafting, una buona crescita del personaggio (anche se
un po’ lenta) legata sia ai mutageni che ai punti esperienza, ma il basso livello
di sfida ci permette di ignorare il tutto, rendendo inutili anche l’effetto
delle pozioni. Proprio per questo consigliamo tutti di giocare a difficoltà
difficile, così da dare un senso alle ben realizzate parti ruolistiche.
Un vero peccato se si pensa alla
longevità: potete raggiungere i titoli di coda in 20-30 ore, ma il gioco saprà
tenervi impegnati anche per 200 grazie all'immensa mappa adornata dalla
miriade di attività per ogni cittadina che visiterete.
Tecnicamente parlando, nulla da
eccepire, neanche pensavamo che una ps4 potesse raggiungere un tale livello.
Abbiamo riscontrato una miriade di bug che rovinano parzialmente l’immersività
del titolo, ma non è nulla non possa essere risolto tramite patch.
TIRANDO DEL SOMME
Fa male dover scrivere che The Witcher 3 è “solo” un ottimo gioco.
Le potenzialità per essere il miglior GDR di sempre c’eran tutte, ma CD Project si è persa in un bicchier d’acqua,
contrapponendo una trama ed una narrativa da oscar ad un combat system ed un IA
mediocre. Per fare un paragone diretto, il gioco è consigliato a tutti coloro
che hanno apprezzato Skyrim, quanto
agli altri, sarebbe il caso di valutare con un po’ più di attenzione l’acquisto.
Pregi:
Trama e narrativa da oscar
Immenso
Grafica Ineccepibile
Difetti:
Combat system ed IA basilare
Struttura delle quest ripetitiva
Bug a iosa.
VOTO: 8,5
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