Lo cercavo praticamente da quando ho conosciuto l'autore, ma in fumetteria era sempre esaurito. Ho detto "Wow, allora deve essere proprio una perla".
Sabato, in libreria, l'ho trovato.
Domenica l'avevo già finito.
Michele Rech, in arte Zerocalcare, è un fumettista italiano che ultimamente si sta dando da fare per scalare l'Olimpo dei grandi fumettisti comici italiani, per ottenere un posto dove possa almeno almeno scorgere il riflesso degli occhiali del maestro Leo Ortolani. E ci sta riuscendo.
Se spostate il vostro sguardo nei link in basso a destra nel blog, dove metto i siti che seguo maggiormente, trovate un collegamento a Zerocalcare.it, uno dei rarissimi esempi di blog a fumetti italiani. Un lunedì sì e uno no, Zero ci regala un tanto breve quanto spaventosamente incisivo spaccato di vita, in cui, oltre a parlare un po' di sé, mette in luce tutti quegli aspetti controversi della psiche umana, illuminandoli con l'accusatoria luce dell'ironia.
Insomma, andate a vedere.
La Profezia dell'Armadillo si presenta come una serie di ministorie a sfondo umoristico, collegate da un sottile filo conduttore più triste e malinconico: nel momento in cui si avverte il contrasto tra le due cose, scatta la magia. Perché tu leggi il libro e ridi, però intanto pensi, e non sai bene se forse è il caso di piangere, ma poi ricominci a ridere, e questo ti invoglia a voltare pagina: vedere l'effetto della prossima vignetta. È un po' difficile da spiegare, posso solo dire "leggetelo".
Il tutto unito ad un disegno che cattura fin da subito per il suo stile "amichevole" e a delle trovate geniali, come le personificazioni delle varie paranoie della mente umana, prima su tutte, ovviamente, l'armadillo.
Insomma, in breve, una speranza nel fumetto italiano.
(Un polpo alla gola, sto arrivando)
Nessun commento:
Posta un commento