Odio ed odierò sempre le frasi fatte, ma ci sono
dei casi in cui non si può fare a meno di usarle e, questa settimana, è la
serie di Metal Gear a tirare in ballo
questo discorso. Metal Gear è una
saga che, ed ecco la frase fatta, o si
ama o si odia. Io sono sempre appartenuto al primo schieramento, quello
degli estimatori, perché ho sempre adorato lo stile di Hideo Kojima e la sua
capacità di costruire una storia intricatissima e di ampio respiro, sostenuta
da un gameplay stealth di prim’ordine.
Tuttavia ci sono dei particolari aspetti, nei vari
Metal Gear, che ho sempre mal
sopportato, nonostante la mia opinione del gioco in sé restasse ottima. Ecco,
con Groud Zeroes (e in futuro, si spera, con The Phantom Pain) Kojima finalmente svecchia la sua opera e mi
regala il Metal Gear che ho sempre
voluto.