lunedì 16 marzo 2015

The Order 1886... Un glandissimo ordinamento...

Piattaforme: Ps4

Genere: Sparatutto in terza persona

Sviluppatore: Ready At Dawn

Data Di Uscita: 20 febbraio 2015

Giocato su PS4


I giochi che hanno fatto discutere sono stati tanti, anzi troppi… forse la gente dovrebbe smettere di lamentarsi della qualità di un certo prodotto e cominciare a giocare semplicemente ciò che gli piace, ma non affronteremo questo argomento, anzi, parleremo di The Order 1886, l’esclusiva PS4 che ha letteralmente inondato i forum facendo impazzire i moderatori, soprattutto nell’ultimo periodo. Possiamo dire che una tale reazione era prevedibile in quanto l’unica certezza era la grafica spacca-mascella, ma ora che lo abbiamo provato con mano, possiamo dirvi se c’è più carne al fuoco o, come lo hanno battezzato sul web, si tratta del “Ryse della Sony”.




Sgozzo e sparecchio
Solitamente iniziamo le nostre analisi dalla narrativa, questa volta risponderemo immediatamente alla maggior parte delle domande al quale il team non ha voluto rispondere prima della release del suo prodotto, quasi tutte riguardanti il gameplay.
Come già risaputo, The Order 1886 non è che uno sparatutto in terza persona ambientato in una Londra steampunk. Non c’è nulla di innovativo, ma come abbiamo dimostrato, questo non è sinonimo di spazzatura. Le fasi shooting sono difatti solide, divertenti ed affinate con qualche piccolo accorgimento che migliora inconsciamente l’esperienza, come il vedere sfocato quando ci si ripara dietro una copertura (per avere una visione chiara, basta sbirciare, ma renderà la testa vulnerabile ai colpi), la colorazione rossa del mirino quando si infligge il colpo di grazia o ancora la modalità visione notturna che permette di scrollarci di dosso le situazioni più difficili. Quasi ogni superficie è utile come copertura e la fisica del corpi aiuta a lasciarci una buona sensazione ad ogni ribelle crivellato con il nostro vasto arsenale d’armi, che va dal più classico mitra alla futuristica arma termite.
Non è tutto rosa e fiori: se abbiamo deciso di chiudere un occhio sulla varietà di nemici piuttosto scarna, non possiamo fare lo stesso sulle fasi stealth, decisamente mal calcolate e inappropriate, utili solo a calare il ritmo di gioco già non troppo calzante. Per un approccio furtivo sono fondamentali delle mappe grandi, con tanti percorsi alternativi e quantomeno un’IA studiata per tale scopo, al contrario avremo davanti sempre mappe piccole, lineari ed un IA ideali solo per lo shooting, portandoci fin dai primi minuti ad avere l’amaro in bocca.
Ah ed è pieno di QTE, personalmente non li ho trovati fastidiosi, ma questo punto è troppo soggettivo per dare un giudizio imparziale.


Una normale giornata londinese
La parte meglio riuscita dell’intero pacchetto, escluso il comparto tecnico di cui parleremo più avanti, è probabilmente La narrativa e l’ambientazione. Difficilmente abbiamo visto una Londra Steampunk e ancora più difficilmente l’abbiamo vista così ben sfruttata, coerente col mondo creato e soprattutto amalgamato eccellentemente con la mitologia medievale dell’epoca. Si può dire che tutta la storia deriva dalla mitologia, gli stessi personaggi sono eccellentemente caratterizzati, ma per non togliervi il gusto della scoperta, eviteremo di dilungarci troppo su questa parte, sappiate solo che siamo rimasti davvero contenti, anche se non possiamo dire lo stesso della trama.
Chiariamo subito: La trama è di alto livello ed insieme alla narrativa può spingere diversi giocatori a continuare solo per sapere come andrà a finire, ma rimarranno deluse dall’ultima ora di gioco. Proprio in quest’ultima parte, Ready At Dawn ha accelerato troppo le cose, lasciandoci un senso di vuoto ed alcune domande senza risposta. Sembra quasi che il gioco sia stato troncato volutamente per ragioni note solo a loro. Un vero peccato se si considera la longevità del prodotto: appena 5-6 ore per la prima run, ma siamo sicuri che se avessero studiato meglio le ultime fasi, articolando meglio la storia ed inserendo qualche altro livello, sarebbe durato anche 10 ore.


Fotorealistico
Si, gira a 30 fps, ma il lavoro di Ready At Dawn sul comparto tecnico è a dir poco maestoso, al punto da poterlo considerare il videogioco con la miglior grafica dell’attuale generazione. Il dettaglio dei volti, dei corpi, degli ambienti, la fisica dei tessuti, il ragdoll dei corpi… tutto è ai massimi livelli con quasi zero bug. Anche l’IA dello shooting è buona, con nemici aggressivi che cercheranno sempre si stanarvi a suon di granate e che usano sapientemente le coperture, ma in qualche frangente abbiano notato qualche ribelle un po’ tonto. C’è qualche imperfezione naturalmente, come gli ambienti totalmente indistruttibili e gli specchi che non specchiano, ma è da infami far pesare queste piccolezze davanti un tale lavoro.
Ottimo anche il doppiaggio in italiano, sempre azzeccatissimo e la colonna sonora ben utilizzata.


Tirando Le somme
The Order 1886 è un prodotto che fa esaltare e dispiacere allo stesso tempo, un buon gioco che, se solo avesse avuto più tempo, sarebbe potuto essere un capolavoro. Le fasi shooting sono solide e divertenti, ma lo stealth è mal calcolato; la trama è ottima, ma si perde alla fine e,come se non bastasse, non vi terrà impegnati per più di 6 ore. Le uniche caratteristiche davvero intoccabili sono il comparto tecnico e la narrativa. Un gioco che consigliamo a coloro che sono disposti a chiudere un occhio sulle fasi stealth e la longevità o, quantomeno a prezzo budget in quanto nonostante tutto, merita almeno una prova. 

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Pregi:
Shooting Solido
Background narrativo ed ambientazione eccellente
Graficamente uno splendore

Difetti:
Fasi Stealth da rivedere
Poco Longevo
La trama si perde nel finale


Voto. 7.5

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