Genere: Sparatutto in terza persona
Sviluppatore: Ready At Dawn
Data Di Uscita: 20 febbraio 2015
Giocato su PS4
I giochi che hanno fatto discutere sono stati tanti, anzi
troppi… forse la gente dovrebbe smettere di lamentarsi della qualità di un
certo prodotto e cominciare a giocare semplicemente ciò che gli piace, ma non
affronteremo questo argomento, anzi, parleremo di The Order 1886, l’esclusiva PS4 che ha letteralmente inondato i
forum facendo impazzire i moderatori, soprattutto nell’ultimo periodo. Possiamo
dire che una tale reazione era prevedibile in quanto l’unica certezza era la
grafica spacca-mascella, ma ora che lo abbiamo provato con mano, possiamo dirvi
se c’è più carne al fuoco o, come lo hanno battezzato sul web, si tratta del “Ryse della Sony”.
Sgozzo e sparecchio
Solitamente iniziamo le nostre analisi dalla narrativa, questa
volta risponderemo immediatamente alla maggior parte delle domande al quale il
team non ha voluto rispondere prima della release del suo prodotto, quasi tutte
riguardanti il gameplay.
Come già risaputo, The
Order 1886 non è che uno sparatutto in terza persona ambientato in una Londra steampunk. Non c’è nulla di
innovativo, ma come abbiamo dimostrato, questo non è sinonimo di spazzatura.
Le fasi shooting sono difatti solide, divertenti ed affinate con qualche
piccolo accorgimento che migliora inconsciamente l’esperienza, come il vedere
sfocato quando ci si ripara dietro una copertura (per avere una visione chiara,
basta sbirciare, ma renderà la testa vulnerabile ai colpi), la colorazione
rossa del mirino quando si infligge il colpo di grazia o ancora la modalità
visione notturna che permette di scrollarci di dosso le situazioni più
difficili. Quasi ogni superficie è utile come copertura e la fisica del corpi
aiuta a lasciarci una buona sensazione ad ogni ribelle crivellato con il nostro
vasto arsenale d’armi, che va dal più classico mitra alla futuristica arma
termite.
Non è tutto rosa e fiori: se abbiamo deciso di chiudere un
occhio sulla varietà di nemici piuttosto scarna, non possiamo fare lo stesso sulle
fasi stealth, decisamente mal calcolate e inappropriate, utili solo a calare il
ritmo di gioco già non troppo calzante. Per un approccio furtivo sono fondamentali
delle mappe grandi, con tanti percorsi alternativi e quantomeno un’IA studiata
per tale scopo, al contrario avremo davanti sempre mappe piccole, lineari ed un
IA ideali solo per lo shooting, portandoci fin dai primi minuti ad avere l’amaro
in bocca.
Ah ed è pieno di QTE, personalmente non li ho trovati
fastidiosi, ma questo punto è troppo soggettivo per dare un giudizio
imparziale.
Una normale giornata
londinese
La parte meglio riuscita dell’intero pacchetto, escluso il
comparto tecnico di cui parleremo più avanti, è probabilmente La narrativa e l’ambientazione.
Difficilmente abbiamo visto una Londra
Steampunk e ancora più difficilmente l’abbiamo vista così ben sfruttata,
coerente col mondo creato e soprattutto amalgamato eccellentemente con la
mitologia medievale dell’epoca. Si può dire che tutta la storia deriva dalla
mitologia, gli stessi personaggi sono eccellentemente caratterizzati, ma per
non togliervi il gusto della scoperta, eviteremo di dilungarci troppo su questa
parte, sappiate solo che siamo rimasti davvero contenti, anche se non possiamo
dire lo stesso della trama.
Chiariamo subito: La trama è di alto livello ed insieme alla
narrativa può spingere diversi giocatori a continuare solo per sapere come
andrà a finire, ma rimarranno deluse dall’ultima ora di gioco. Proprio in quest’ultima
parte, Ready At Dawn ha accelerato
troppo le cose, lasciandoci un senso di vuoto ed alcune domande senza risposta.
Sembra quasi che il gioco sia stato troncato volutamente per ragioni note solo
a loro. Un vero peccato se si considera la longevità del prodotto: appena
5-6 ore per la prima run, ma siamo sicuri che se avessero studiato meglio le
ultime fasi, articolando meglio la storia ed inserendo qualche altro livello, sarebbe
durato anche 10 ore.
Fotorealistico
Si, gira a 30 fps, ma il lavoro di Ready At Dawn sul comparto tecnico è a dir poco maestoso, al punto
da poterlo considerare il videogioco con la miglior grafica dell’attuale
generazione. Il dettaglio dei volti, dei corpi, degli ambienti, la fisica dei
tessuti, il ragdoll dei corpi… tutto è ai massimi livelli con quasi zero bug.
Anche l’IA dello shooting è buona, con nemici aggressivi che cercheranno sempre
si stanarvi a suon di granate e che usano sapientemente le coperture, ma in qualche
frangente abbiano notato qualche ribelle un po’ tonto. C’è qualche imperfezione
naturalmente, come gli ambienti totalmente indistruttibili e gli specchi che
non specchiano, ma è da infami far pesare queste piccolezze davanti un tale
lavoro.
Ottimo anche il doppiaggio in italiano, sempre
azzeccatissimo e la colonna sonora ben utilizzata.
Tirando Le somme
The Order 1886 è un prodotto che fa esaltare e dispiacere
allo stesso tempo, un buon gioco che, se solo avesse avuto più tempo, sarebbe
potuto essere un capolavoro. Le fasi shooting sono solide e divertenti, ma lo
stealth è mal calcolato; la trama è ottima, ma si perde alla fine e,come se non bastasse, non vi terrà impegnati per più di 6 ore. Le uniche
caratteristiche davvero intoccabili sono il comparto tecnico e la narrativa. Un
gioco che consigliamo a coloro che sono disposti a chiudere
un occhio sulle fasi stealth e la longevità o, quantomeno a prezzo budget in quanto nonostante tutto, merita almeno una prova.
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Pregi:
Shooting Solido
Background narrativo ed ambientazione eccellente
Graficamente uno splendore
Difetti:
Fasi Stealth da rivedere
Poco Longevo
La trama si perde nel finale
Voto. 7.5
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