lunedì 23 marzo 2015

Di FINAL FANTASY XV: Episode Duscae e di come possiamo stare pressoché tranquilli sul futuro della serie

Ebbene sì, ho comprato Final Fantasy XVEpisode Duscae (con Final Fantasy Type-0 in omaggio). E sì, è la cosa più da fanboy che abbia mai fatto, ma sulla bontà di Final Fantasy Type-0 mi esprimerò solo dopo averlo giocato e finito. Ciò di cui mi preme discutere quest’oggi (e ciò che immagino interessi a chi legge) è Episode Duscae, e la fatidica domanda: Final Fantasy XV ha le carte in regola per risollevare il prestigio della serie dopo scivoloni come la trilogia di Final Fantasy XIII? La risposta, molto semplicemente, è sì. Ma ciò non toglie che ci siano anche cose ancora da migliorare.




Spieghiamo brevemente cosa sia Episode Duscae: trattasi di un contenuto di Final Fantasy XV (in uscita ufficialmente nel 2015, ma francamente ne dubito) a metà tra una demo (dato che funge da anticipazione dimostrativa di quello che poi diventerà il prodotto finale) e un DLC (poiché narra un “episodio” scollegato dalla trama principale che, se non ho capito male, non sarà presente nella campagna principale). Gli obiettivi di Episode Duscae sono sostanzialmente due: generare un hype della Madonna (e ci riesce, ci riesce) e piazzare il 200% di copie di Final Fantasy Type-0 HD in più.


Comunque.
Appena avviato il gioco, ci si ritrova nella schermata del titolo, accompagnati da un brano della colonna sonora che non può che far pensare “cominciamo benissimo”. Il talento di Yoko Shinomura, che già ci ha abituati bene con Kingdom Hearts, sembra essere cresciuto e maturato. Dopo aver selezionato “Nuova Partita”, finalmente ci ritroviamo a Duscae, dove i nostri quattro fotomodelli nerovestiti hanno la macchina (anch’essa nera, ovviamente) in panne, e devono racimolare 24000 guil per pagare la donna meccanico più provocante della storia, affinché la rimetta in sesto.




Prima di mettersi a scorrazzare liberamente per l’area di gioco, è possibile esercitarsi nel combattimento con Gladiolus, tipo palestrato con lo spadone (non ridete) uscito da una puntata di Jersey Shore. Si prende quindi confidenza con il sistema di combattimento, che è anche la cosa che più si sperimenta nella demo.
Il battle system di Final Fantasy XV ha questa particolare caratteristica: è facile da usare, ma molto difficile da padroneggiare. È un sistema di battaglia che combina l’azione alla Kingdom Hearts e il gioco di ruolo puro: in pratica si picchia fortissimo il nemico e si interrompe il gioco per usare oggetti o cambiare l’equipaggiamento; i feticisti del menu a tendina possono stare tranquilli. Per “cambiare l’equipaggiamento” si intende modificare la disposizione delle cinque armi di cui dispone Noctis: ad esempio, mettendo la Zweihander nello slot “Raffica”, sarà la Zewihander l’arma che Noctis userà quando è vicino al nemico per colpirlo, appunto, “ a raffica”: ne risulterà un attacco più lento data la pesantezza della spada, ma molto più “proficuo” a livello di danni inflitti. Questa tattica è quindi efficace contro i Garula, dei pachidermi lenti, mentre contro gli Smilodonti (che possono essere ricondotti a dei lupi) conviene impostare la Sanguinaria, lama corta e leggera, nello slot “Raffica”. Ogni arma, inoltre, sblocca una determinata abilità: in Episode Duscae se ne possono usare quattro.


Il fatto che l’attacco si basi sul solo tasto quadrato non deve far pensare a un sistema poco profondo: occorre saper calcolare bene i tempi e le distanze e, soprattutto, saper schivare al momento giusto. La schivata si effettua tenendo premuto L1 (volendo è possibile tenerlo premuto per tutto il combattimento e non prendere un colpo) ma ogni attacco schivato consuma MP e fidatevi, gli MP servono a ben altro.
Infine, portando a termine il combattimento entro un certo tempo, si riceve un bonus in esperienza che può arrivare anche al 300% (anche se non è detto che ciò valga anche per il gioco finale).


Il battle system è quindi promosso a pieni voti? Non proprio, ma quasi. Anche se, ripeto, non possiamo sapere se questo varrà anche nel gioco completo, in Episode Duscae è molto difficile vedere la schermata di Game Over: quando gli HP raggiungono lo zero, infatti, si entra in una fase in cui Noctis barcolla e può usare una Pozione o farsi aiutare dai compagni per rimettersi in piedi. È vero che gli attacchi nemici sono molto aggressivi e causano parecchi danni, ma questa fase dura davvero troppo e, nel mentre, i nemici possono continuare a mazzuolare il giocatore per bene, senza che però lui muoia. Inoltre, l’evocazione disponibile nella demo è veramente troppo over-power (anche se azzera l’esperienza ricevuta) e si può usare praticamente senza limiti.




Purtroppo, esclusi i combattimenti, non c’è molto altro da fare in Episode Duscae, se non esplorare: sono presenti un dungeon (di grande atmosfera ma decisamente troppo lineare) e una fase pseudo-stealth in un bosco avvolto nella nebbia. La demo soffre di evidenti “castrature” dal prodotto finale: non è possibile imparare nuove abilità, non ci sono nuove armi da trovare, non si possono cavalcare i chocobo, ma soprattutto… non si può guidare quella cazzo di macchina. Una carognata gratuita da parte di Square-Enix, dato che, a questo punto dello sviluppo, mi riesce difficile credere che tale feature non sia ancora pronta per i giocatori. La curva dell’esperienza, inoltre, non riflette quella che sarà la curva nel gioco completo, o almeno spero che sia così, perché in tre ore di gioco sono passato dal livello 4 al livello 30.


Fino a questo punto non ho volontariamente parlato della grafica: non penso abbia molto senso discutere della grafica di una demo, ma una cosa va detta: si può fare di meglio. Da una serie come Final Fantasy, che ha reso lo slogamento della mascella sport nazionale, mi aspetto molto di più e, soprattutto, qualche calo di frame rate e pop-up in meno.
Nulla da dire sui personaggi, dato che tre ore in cui parlano a malapena non sono sufficienti per giudicarli: la mia speranza è che non restino intrappolati nella condizione maledetta di “Generic Anime Guys” da cui è molto difficile scappare negli RPG giapponesi. Non capisco perché debbano essere tutti vestiti di nero, ma immagino ci sia un motivo. Le voci dei doppiatori inglesi mi hanno lasciato un po’ perplesso, soprattutto quella di Noctis, che mi è sembrata un po’ troppo “adulta”.


Tirando le somme, questa versione dimostrativa di Final Fantasy XV non delude, sebbene, sia piuttosto limitata: convince il sistema di combattimento (che è quello che più interessa ai giocatori) e l’ambientazione da vera e propria “Fantasia Finale”. Richieste per il gioco completo?
Dungeon intricati.
Una limatura nel sistema di recupero dopo che gli HP si sono azzerati.
Limitate quelle maledette invocazioni!
Più cose da fare oltre ai combattimenti.
Personaggi non banali.



PS: ovviamente il protagonista, Noctis, indossa un guanto (nero, of course) solo sulla mano sinistra. L’antisimmetria è la nuova simmetria. 

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