Genere: Action Adventure
Sviluppatore: Monolith Interactive
Data Di Uscita: 3 Ottobre 2014
Giocato su PS4
Ok il titolo in italiano è un pugno nei maroni, ma che ci vogliamo fare, adattiamoci.
Non sono molte le persone soddisfatte della nuova
generazione di console. Tralasciando la questione giochi, di cui ormai è quasi
ridicolo lamentarsene, si sente la mancanza di innovazione, di quel qualcosa in
più, sia a livello tecnico che di gameplay, che ha sempre contraddistinto ogni console prima delle attuali. La Terra Di Mezzo: L’Ombra Di
Mordor, è uno degli esempi più adatti per rafforzare il concetto appena
esplicato. Ciononostante, rimane uno dei titoli più curati della current gen (che
poi è anche su old gen, ma vabbè), dimostrando che un videogioco può essere
divertente e di alta qualità senza necessariamente essere originale.
Bipolarismo
Vestiremo i panni di Talion, un capitano col compito di
difendere una fortezza nella Terra Di Mezzo, ma che progetta di andarsene con
la sua famiglia in un posto sicuro. Le cose naturalmente non vanno per il verso
giusto: a seguito di un attacco da parte degli Uruk, viene preso e costretto a
guardare la sua famiglia mentre viene sgozzata da un uomo misterioso. Il
rituale farà in modo che Talion rimanga in vita grazie ad uno spirito
misterioso che gli garantisce un potere che solo un essere né vivo né morto può
avere. L’unico modo per separarsi ed ottenere quindi la pace eterna sarà
uccidere i responsabili della sua tragedia.
Come intuibile la trama non è poi così elaborata da poter
considerarla un capolavoro, ma bisogna ringraziare l’ottima narrativa se si
lascia seguire senza mai annoiare. Talion e le sue vicende sono inventate ed adattate in un mondo talmente complesso che inserire nuovi personaggi e
vicende senza forzature è un’impresa, eppure i Monolith sono riusciti nell'intento
(o almeno quasi), senza dimenticarsi di inserire i personaggi più rilevanti
dei romanzi. L’unica cosa da sottolineare è la longevità della campagna
principale, di appena 8 ore. Fortunatamente le quest secondarie sono
altrettanto curate (in alcuni casi anche di più). Le varie missioni stealth, d’assalto
o cecchinaggio(con l'arco) atte a migliorare le vostre armi, le missioni di salvataggio
schiavi e le lotte di potere vi spingeranno giocare molto più di 8 ore, considerate
che abbiamo raggiunto il 60% in 16 ore.
Un pizzico di questo e
di quello, amalgamato con qualcosa di mio.
Non c’è molto da dire sul gameplay: siamo davanti al combat
system degli Arkham, migliorato ed adattato al mondo gioco, e al free running
di Assassins Creed con annesse torri d’osservazione che sbloccano missioni
secondarie, oltre ad essere utili per il fast travel.
Gli elementi GDR sono volti a sbloccare skills sia attive
che passive utili per rendere sempre più pericoloso il nostro alterego, ma ciò
che differenzia questo prodotto è il Nemesis System, curato nel minimo
dettaglio.
Grosso modo tutto quello che ci verrà chiesto di fare è indebolire l’esercito
di Sauron, così da scalare i ranghi avvicinandoci sempre di più a coloro che
hanno ucciso la nostra famiglia. Il modo migliore è naturalmente colpire i
luogotenenti Uruk, generati randomicamente, ognuno con debolezze e forze
specifiche. Se è conveniente uccidere un orco furtivamente, un altro potrebbe
essere immune agli attacchi stealth, ma debole contro gli attacchi a distanza,
o ancora può avere paura del fuoco o delle mosche, può scappare se in
difficoltà o arrabbiarsi diventando più resistente e così via. Questa
diversificazione rende ogni scontro diverso dall’altro, generando delle vere e
proprie boss fight.
Non è tutto qui: per evitare la monotonia
verso metà campagna sarà possibile controllare la mente degli Uruk così da avere
infiltrati tra le fila dell’Oscuro Signore, mandandoli letteralmente a lottare
contro altri luogotenenti, evitando di sporcarsi le mani direttamente, fino a
farli arrivare al grado di capitano.
Ogni capitano ucciso inoltre dropperà rune utili a
migliorare il nostro arsenale.
Chef Tony
Tecnicamente parlando si difende bene, ma non
fraintendeteci, si tratta pur sempre di un titolo cross gen e qualche bug
legato al movimento è inevitabile (per inciso, qualche compenetrazione
poligonale). Ottima la realizzazione dei
volti e degli orchi, meno buona la qualità degli ambienti. Ciò che stupisce è
il design degli orchi e le animazioni di combattimento: fluide e belle da
vedere. I colpi di grazia in particolare sono una vera gioia per gli occhi,
come anche la decapitazione o le altre cruenti morti che i poveri Uruk dovranno
subire. L’audio è anch'esso di ottima fattura, con un doppiaggio tutto sommato
di buon livello, delle cantilene orchesche personali per ogni capitano ed una
colonna sonora inserita sapientemente.
TIRANDO LE SOMME
La Terra Di Mezzo: L’
Ombra di Mordor riesce a mescolare sapientemente le meccaniche degli arkham e
degli assassini, amalgamandole con il Nemesis System, un sistema
sufficientemente efficace da consigliare l’acquisto a chiunque ami il genere.
Purtroppo il forte senso di de ja vù e la campagna poco longeva può far
storcere il naso ai videogiocatori più esigenti, ma il lavoro che Monolith ha
svolto è tale da consigliarvi di chiudere un occhio e di giocare ad uno dei più
classici esempi di un gioco divertente ma poco innovativo.
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Pregi:
-Nemesis System ben calcolato
-Gameplay solido
-Buona narrativa ed atmosfera
Difetti:
-Forte senso di De ja vù
-Campagna poco longeva
Voto: 8
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