mercoledì 18 febbraio 2015

Top 5 Serie TV concluse [NO SPOILER]

Potreste forse per caso probabilmente, è possibile, magari aver notato che lunedì SpazioTivo non è uscito con un post. Se la vostra reazione alla frase precedente è stata diversa da "Che cazzo è SpazioTivo?" allora eccomi che corro ai ripari. Prima di tutto, lunedì non è uscito nulla perché un elemento disturbatore chiamato "università" ha interferito con il corso delle esistenze mia e di Anto. Ma, ora che la tempesta è solo un lontano ricordo, vediamo di occupare la settimana con un post leggero, che avevo in mente di scrivere da un po'. 

È tanto che non si  parla di serie TV qui, vero? Visto che, da quando il sito ha adottato la politica "Un post ogni lunedì", il fattore multitasking di SpazioTivo è andato perdendosi, non ho avuto modo di parlare di un po' di serie TV che mi sono visto negli ultimi tempi. Vediamo allora di fare il punto della situa con due classifiche, la prima sulle serie CONCLUSE (questa) e la seconda sulle serie in corso (in uscita prossimamente). Ripeto: la seguente classifica si riferisce a serie concluse, dove per "concluse" si intende che la loro storia è giunta al termine (salvo eventuali spin-off).
Seconda premessa: ho volontariamente escluso le serie comedy da questa classifica, semplicemente perché How I met your Mother e Breaking Bad sono difficilmente confrontabili. Non so se farò una classifica a parte per le serie comedy, ma di sicuro ne meritano una.









5) Misfits


Quando qualche settimana fa ho recensito inFAMOUS: Second Son, mi sono riferito a Misfits come il prodotto con la migliore trama incentrata su ragazzi con superpoteri. Ed è verissimo, ma ad una condizione: che si considerino solo le prime tre delle cinque stagioni. 
Ciò che funziona, in Misfits, è il proporre dei personaggi con superpoteri che non vogliono in alcun modo essere dei supereroi: sono dei ragazzi disadattati ("misfits", appunto) che accettano il loro dono così com'è arrivato, quasi come se fosse una seccatura, chi più, chi meno. E questi ragazzi costretti al volontariato sono e saranno per sempre indimenticabili. Parlo ovviamente di Nathan Young, ma anche di Simon Bellamy e, secondariamente, anche degli altri.
Cinque personaggi fantastici coinvolti in una storia che riesce ad essere interessante in ogni singolo episodio, ricca di colpi di scena e di black humour. 
Fino alla quarta stagione. Da lì Misfits passa dall'essere una serie eccellente ad essere una serie solo poco più che sufficiente.


4) Fargo, prima stagione


È vero, Fargo è una serie ancora in corso, ma è anche vero che, trattandosi di una serie antologica, nella prossima stagione non rivedremo più Lester Nygard, Lorne Malvo e l'allegra compagnia infreddolita del Minnesota. E questa prima stagione di Fargo è stata una gioia per i sensi: un unico, grande film diviso in dieci episodi, tutti dal ritmo impeccabile, con personaggi ed eventi in bilico tra il plausibile e l'assurdo.
Coraggiosa la scelta di creare un'intera serie basandosi solo su uno dei film più belli dei fratelli Coen, ma, in questo caso, il coraggio ha ripagato. Atmosfera del film resa alla perfezione (meraviglioso l'omaggio delle ultime due puntate), sembra quasi che siano stati proprio i Coen a scrivere la serie.


3) House MD


Quando House MD veniva trasmessa in televisione, non ero abbastanza maturo per comprenderla fino in fondo. Solo quando l'ho recuperata, un paio d'anni fa, vedendomela integralmente, ho capito che era molto più di una serie di casi clinici impossibili risolti da un genio stronzo.
House MD è una storia che racconta dell'unico male che Gregory House non riesce a curare, e no, non è quello della gamba: è l'infelicità. Un indimenticabile Hugh Laurie ci regala un personaggio che è impossibile non amare, intrappolato in una spirale di autodistruzione, che alterna rari momenti di speranza alla più cupa disperazione. Al suo fianco, una serie di personaggi che, salvo rari casi, hanno sempre funzionato (Foreman no, insopportabile scassaminchia). 
Indimenticabile il cambio di cast della quarta stagione, l'angoscioso finale della quinta, così come il commovente primo episodio della sesta. 
We need more Hugh Laurie.


2) Breaking Bad


Eh beh. Breaking Bad ha, per me, un valore affettivo molto speciale, perché è stata la prima serie che ho seguito (scusate il gioco di parole) seriamente. 
La ritengo comunque un prodotto eccellente, dalla prima all'ultima stagione (e che raggiunge il picco nella quarta, a mio parere), con un'interpretazione di Bryan Cranston che dovrebbe meritare un Oscar, anche se non è un film. Non solo: una regia ricercata e coraggiosa, lenta ma mai noiosa, rende Breaking Bad una storia che vale la pena seguire fino alla fine. 
Non ho ancora visto Better Call Saul, ma rimedierò al più presto.




Ho già speso due post per spiegare quanto adori questa serie. 
Tengo a precisare che il fatto che si tratti di un prodotto italiano non ha influito in alcun modo sulla posizione in classifica (anzi, il solo essere italiana dovrebbe farla sprofondare all'ultimo posto), perché Romanzo Criminale è un capolavoro di regia, recitazione, fotografia, colonna sonora, tutto. Tutto è perfetto, tutto è come dovrebbe essere. Ma soprattutto, Romanzo Criminale si ferma prima di diventare noiosa, dopo due sole stagioni, rendendo il tutto un bellissimo, breve sogno. 
Il tema musicale principale mi cagiona ancora lacrimazioni dai bulbi oculari.



Questa era la mia Top 5 delle serie concluse. Come in ogni classifica, rigiro a voi lettori l'invito a stilare la vostra personale, evitando però anche il minimo accenno di spoiler e ricordando, come sempre, che se non ne avete voglia non si offende nessuno.
Dalla prossima settimana la programmazione di SpazioTivo riprende normalmente, stay tonno ragazzi.

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