Il mercato indipendente, si sa, è estremamente
fuggevole. In mezzo alle montagne di giochi che oscillano tra il brutto e il
dimenticabile che ci vengono sparate in faccia ogni giorno, capita di trovare
delle perle e di scoprire che magari tali perle sono nel mercato anche da
qualche anno, e tu non sapevi niente, come quando alle medie Mangiagalli si era
messo con Sputaquerce e tutti lo sapevano tranne te.
Per evitare queste colossali figure di melma,
occorre essere informati, sapere cosa si muove dietro le quinte del web, nelle
stanze di giovani sognatori che, armati solo di un PC, danno sfogo ai loro
sogni scrivendo codice. Questo lunedì si parla di RPG Maker, e nello specifico
di RPG Maker in Italia, così, perché ci sentiamo patriottici.
Cos’è RPG Maker?
Se siete arguti, avrete intuito che c’entrano
qualcosa gli RPG. Se masticate l’inglese, avrete capito che si tratta di un
tool che permette di sviluppare dei giochi di ruolo di stampo giapponese, anche
se non c’è nessuna restrizione al genere a cui ci si vuole dedicare:
semplicemente, realizzare un platform con questo tool è uno spreco di tempo e
fatica.
Cosa fa il successo di RPG Maker? Essenzialmente
il fatto che non sia necessario conoscere un linguaggio di programmazione. Il
tutto può essere fatto semplicemente incolonnando “eventi”, istruzioni
predefinite con cui si possono costruire dialoghi, varie scene e battaglie. A
partire dalla versione XP viene introdotta la possibilità di sfruttare un linguaggio
di programmazione (l’RGSS, un derivato del Ruby) per rendere i giochi ancora
più complessi e, volendo, creare più o meno agilmente qualcosa di diverso da un
RPG.
Ora, ovviamente, il fatto che non sia necessaria
nessuna esperienza con un linguaggio di programmazione è un’arma a doppio
taglio: da un lato, chiunque può avvicinarsi senza paura al mondo dello
sviluppo di videogiochi; dall’altro, chiunque può avvicinarsi senza paura al
mondo dello sviluppo di videogiochi. Questo significa una moltitudine di demo
di giochi fatti svogliatamente, senza buonsenso e identici tra loro, frutto di
copia-incolla di sorgenti di RGSS messe in rete da programmatori più esperti. È
la maledizione del newbe che, sia chiaro, non fa assolutamente niente di male a
condividere i suoi lavori con il mondo esterno, ma che finisce inevitabilmente
per accrescere in ampiezza il mare in mezzo a cui galleggiano i pochi progetti
meritevoli. Un mare fatto di grafica standard del tool, di stessi script per le
battaglie, di trame incentrate su quattro eroi della luce. Ci è passato
chiunque abbia mai messo mano su questo tool, me compreso, ed è un passo
necessario per accedere ad un livello di abilità che permetta di offrire
qualcosa di veramente nuovo.
Ecco, i giochi di cui voglio parlarvi oggi sono
quelli che ritengo più interessanti, quelli che ritengo frutto del lavoro di
persone che giocherellano con questo tool da anni, e che sono godibili non solo
dagli appassionati del programma. Vi presento, in sostanza, la guida mainstream
al mondo RPG Maker italiano.
Ciò non vi vieta, ovviamente, di andare a scoprire
anche tutti quei piccoli giochi che i meno esperti producono con tanto amore e
passione, perché non c’è cosa più triste, per uno sviluppatore, del non avere
giocatori. Andate, scoprite e incoraggiate, facciamo crescere gli sviluppatori italiani.
Pocket Quest!, in uscita a breve, è un ambizioso
progetto presentato ormai nel lontano 2008. Si tratta di un interessante incrocio
tra un J-RPG e un gioco da tavolo, in cui ci si muove per la mappa tirando un
dado e subendo le punizioni (o traendo beneficio) delle caselle su cui Nono, la
protagonista, capita di volta in volta.
Pocket Quest! presenta un gameplay fortemente
ancorato ai classici del genere (per quanto riguarda battaglie e gestione dell’equipaggiaento),
ma ottimamente calibrato (almeno a giudicare dalla demo) e caratterizzato da un
intrigante livello di sfida.
Il tutto contornato da una grafica coloratissima,
frutto di un lavoro immane dell’autore, conosciuto sul web come Testament, che
ha “ritagliato” pezzi di grafica di vecchie glorie del passato o ha pixellato
lui stesso degli sprite, in questi sei anni. Il fatto che il progetto vada
avanti da così tanto tempo senza interruzioni dovrebbe far scattare il sensore dell’interesse nella testa di chiunque.
Altro gioco in uscita a Natale, Theia – The Crimson
Eclipse è invece un J-RPG puro, di memoria finalfantasiana, con un gameplay a
cavallo tra classicità e innovazione e una bella storia da raccontare. L’autore,
Lollo Rocket Diver, è forse il più prolifico “maker” italiano, con ben tre
giochi completi sul curriculum: Fifth Era, J-RPG molto più classico; Tales of
Banalia, esilarante parodia del gioco di ruolo; The Old Ones, RPG in tempo
reale, a mio parere non molto riuscito per il semplice fatto che RPG Maker si
presta molto poco a questo genere di gameplay.
Pokémon Garnet, sviluppato su RPG Maker XP, sembra
in tutto e per tutto un capitolo ufficiale della saga. Graficamente al pari (e
perché no, superiore) di Diamante/Perla, Garnet offre nuovi pokémon animati da
un design da paura e diverse innovazioni, come un sistema di missioni
secondarie e una trama molto più approfondita rispetto ai capitoli ufficiali.
Anche Garnet è un progetto che va avanti da
diversi anni, grazie al duro lavoro del Team Garnet, ed ha portata così
grande che ha trovato una fanbase in tutto il mondo. Purtroppo il progetto
latita pericolosamente da qualche tempo ormai, con alle spalle una demo
annunciata ma mai rilasciata. Sarebbe un peccato vedere sfumare un progetto
così promettente, ma nessuno dei membri del Team Garnet ha diffuso notizie in
merito a un eventuale abbandono dei lavori.
Per concludere con un progetto di RPG Maker VX, l’ultima
versione del tool, eccoci ad Overdrive – La leggenda dell’ultima Arcimaga,
gioco che fa dell’amore la sua ragione di vita. L’amore dello sviluppatore,
Holy87, per la sua compagna e per gli RPG, dal momento che ha deciso di
raccontare un’epica avventura in cui la protagonista è la sua ragazza. Così, perché i fiori sono superati.
Overdrive è diviso in quattro capitoli (l’ultimo è
in sviluppo da circa un anno) e offre un sistema di aggiornamento che permette
di scaricare un aggiornamento ogni volta che viene aggiunto un capitolo.
Si tratta di un gioco dal tono leggero ma non per
questo poco curato, con una componente solida di programmazione in RGSS e un’ampia
quantità di contenuti secondari.
Questi sono solo alcuni dei progetti che bagnano
le scogliere italiche dell’internetto. Per tutti (tranne che per Garnet) è
stata rilasciata una demo, quindi potete andare a scaricare e provare con le
vostre mani. Per scoprire altri giochi creati con questo piccolo software,
consiglio la comunità di RPG2S, una delle migliori in Italia, casa
di tutti i progetti che vi ho presentato oggi.
E ora quando Pocket
Quest! uscirà e farà il culo al mondo, voi potrete dire “Ci giocavo prima che
fosse mainstream”.
Grazie per il bell'articolo, fa piacere essere notati :D
RispondiEliminaFigurati, è stato un piacere :)
EliminaHo visto che il gioco nel frattempo è uscito, in bocca al lupo!
Crepi il lupo, grazie!
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