Genere: Musou
Sviluppatore: KoeiTecmo
Data di uscita: 22 Febbraio 2012
Giocato su PsVita
I giapponesi, si sa, hanno una sensibilità ed una mentalità
completamente diversa dalla nostra. La loro filosofia e la loro cultura è da
sempre motivo di interesse nel mondo occidentale e non parliamo solo delle
classiche arti marziali, ma anche del mondo videoludico. I giapponesi insomma
sono strani. Siamo perfettamente consapevoli che non dovremmo usare luoghi
comuni di questo tipo in un articolo, ma è l’unica risposta che riusciamo a
trovare quando ci domandiamo come è possibile che i musou riescano ad ottenere un successo milionario da ormai
vent’anni nonostante la loro miriade di difetti. Come se non bastasse, in
questi due decenni il genere non ha mai accennato una significativa innovazione
od evoluzione nonostante le tantissime strade disponibili. Si può dire a conti
fatti che i giapponesi comprano sempre lo stesso gioco da 20 anni, e non un
gioco con meccaniche rodate, ma un obbrobrio mediocre e senz’anima. Dynasty Warriors Next non è
assolutamente da meno ed essendo arrivato nelle nostre mani grazie al playstation plus, non possiamo non
usarlo come esempio lampante di quanto scritto precedentemente.
Un gameplay monotono e
superficiale
Anche in questo capitolo, come al solito, ci ritroveremo a
dover uccidere migliaia di soldati nemici in mappe spoglie ed anonime,
costellate da varie roccaforti da conquistare con l’obiettivo di indebolire
l’esercito nemico, privandogli i rinforzi o alcuni potenziamenti, così da
facilitarci la conquista del quartier generale avversario ponendo quindi fine
al livello. Stop, questo è tutto quello che sarà richiesto per passare i tanti
livelli di cui la campagna è composta e se già nella sua struttura si evince la
ripetitività che da sempre contraddistingue questo genere di giochi, ci pensa
il gameplay a condire il tutto con un combat system che dire che è superficiale
è un complimento ed i suoi elementi gdr praticamente inutili, trascinando il
giocatore in un vortice di noia mista ad agonia della durata di 20-30 ore circa,
ma cerchiamo di argomentare:
Il combat system è quanto di più semplice possa esistere sul
panorama videoludico. Avremo un tasto per i colpi veloci, uno per i colpi
pesanti ed uno per attivare le mosse speciali che permettono di eliminare
centinaia di nemici in un solo attacco e talvolta di conquistare una zona al
semplice utilizzo. Purtroppo non ci si evolve neanche in questo capitolo: le
combinazioni tra attacchi veloci e pesanti si contano sulle dita di una mano,
l’IA è imbarazzante (affronteremo dei semplici manichini pronti ad essere
macellati dal nostro alter ego), zero varietà dei nemici e, come ciliegina
sulla torta, i personaggi giocabili sono tutti simili tra loro. Quest’ ultimi
sono più di una trentina e possono essere raggruppati in 3 grosse categorie:
gli agili, i lenti e i tiratori. Da quanto appena scritto si evince l’assenza di
una caratterizzazione o di una diversificazione significativa del roster,
limitandosi spesso a differenze legate esclusivamente alle animazioni degli
attacchi, ma non alla loro efficacia in combattimento.
Per quanto concerne gli elementi gdr sopra citati, è
presente un sistema di equip del nostro personaggio che si limita
esclusivamente a sostituire l’arma con un suo clone dal danno superiore, o alla
selezione di alcuni oggetti che migliorano le statistiche base del nostro
personaggi, tutt’altro che utile dato che è possibile completare ogni livello
anche con l’equip base. A questo va aggiunto anche la possibilità di scegliere
fino a quattro luogotenenti che ci affiancheranno in battaglia, anche questo
inutile considerando l’IA pessima che è stata elaborata. Neanche la trama,
scialba e banale, riesce ad innalzare il livello della produzione.
La luce alla fine del
tunnel
Bisogna tenere presente che, nonostante il lavoro mediocre,
qualcosa di buono c’è. Dinasty Warriors Next
è difatti uno di quei pochi giochi a sfruttare in modo sensato i comandi PsVita attraverso l’esecuzione delle
mosse speciali e l’inserimento di minigiochi che di tanto in tanto ci si
pareranno davanti. Chiariamo subito che i minigiochi sono poco vari e seccanti,
ma l’aver sfruttato i comandi tattili aldilà della selezione nei menu è già
qualcosa: dovremo principalmente rispondere a suon di colpi (o in questo caso
di ditate sullo schermo) alcune imboscate colpendo i nemici prima che questi
ci raggiungano o sfidare a duello i luogotenenti avversari. In alcuni livelli ci sarà anche richiesto di decifrare alcuni
codici toccando il touchpad posteriore e rivelando quindi degli istogrammi
precedentemente invisibili.
Va inoltre precisato che il gioco può divertire nel breve
periodo. Dinasty Warriors è un gioco
mediocre, ma spegnendo il cervello e a piccole dosi, il senso di onnipotenza
che si respira può dare soddisfazione.
Infine, un altro punto a favore va al comparto tecnico,
probabilmente l’elemento meglio riuscito del pacchetto. I nemici a schermo sono
tantissimi ed i cali di frame rate quasi nulli. Il dettaglio dei personaggi
principali inoltre è più che soddisfacente. Se proprio vogliamo essere pignoli,
va fatto notare un pop up dei nemici troppo marcato, ma non è certo questo a far calare la qualità di questo gioco.
Tirando le somme.
Gameplay superficiale, ripetitivo, IA pessima, trama inutile e nessuna
evoluzione rispetto ai suoi predecessori. Il classico Musou che piace tanto ai
fan del genere. Ancora una volta quindi, non si assiste ad un miglioramento
delle mediocri meccaniche che da sempre questo tipo di giochi si porta dietro.
Consigliato esclusivamente agli amanti del genere e a coloro che vogliono
spegnere il cervello quando giocano: tutto sommato se giocato a piccole dosi,
può anche divertire.
Pregi:
Comandi PsVita ben sfruttati
Buono tecnicamente
A piccole dosi può divertire
Difetti:
Gameplay superficiale
Ripetitività ai massimi livelli
Trama scialba e banale
Voto: 5.5
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