lunedì 3 novembre 2014

Dynasty Warriors Next... Addosso!



Piattaforme: PsVita

Genere: Musou

Sviluppatore: KoeiTecmo

Data di uscita: 22 Febbraio 2012

Giocato su PsVita







I giapponesi, si sa, hanno una sensibilità ed una mentalità completamente diversa dalla nostra. La loro filosofia e la loro cultura è da sempre motivo di interesse nel mondo occidentale e non parliamo solo delle classiche arti marziali, ma anche del mondo videoludico. I giapponesi insomma sono strani. Siamo perfettamente consapevoli che non dovremmo usare luoghi comuni di questo tipo in un articolo, ma è l’unica risposta che riusciamo a trovare quando ci domandiamo come è possibile che i musou riescano ad ottenere un successo milionario da ormai vent’anni nonostante la loro miriade di difetti. Come se non bastasse, in questi due decenni il genere non ha mai accennato una significativa innovazione od evoluzione nonostante le tantissime strade disponibili. Si può dire a conti fatti che i giapponesi comprano sempre lo stesso gioco da 20 anni, e non un gioco con meccaniche rodate, ma un obbrobrio mediocre e senz’anima. Dynasty Warriors Next non è assolutamente da meno ed essendo arrivato nelle nostre mani grazie al playstation plus, non possiamo non usarlo come esempio lampante di quanto scritto precedentemente.





Un gameplay monotono e superficiale
Anche in questo capitolo, come al solito, ci ritroveremo a dover uccidere migliaia di soldati nemici in mappe spoglie ed anonime, costellate da varie roccaforti da conquistare con l’obiettivo di indebolire l’esercito nemico, privandogli i rinforzi o alcuni potenziamenti, così da facilitarci la conquista del quartier generale avversario ponendo quindi fine al livello. Stop, questo è tutto quello che sarà richiesto per passare i tanti livelli di cui la campagna è composta e se già nella sua struttura si evince la ripetitività che da sempre contraddistingue questo genere di giochi, ci pensa il gameplay a condire il tutto con un combat system che dire che è superficiale è un complimento ed i suoi elementi gdr praticamente inutili, trascinando il giocatore in un vortice di noia mista ad agonia della durata di 20-30 ore circa, ma cerchiamo di argomentare:
Il combat system è quanto di più semplice possa esistere sul panorama videoludico. Avremo un tasto per i colpi veloci, uno per i colpi pesanti ed uno per attivare le mosse speciali che permettono di eliminare centinaia di nemici in un solo attacco e talvolta di conquistare una zona al semplice utilizzo. Purtroppo non ci si evolve neanche in questo capitolo: le combinazioni tra attacchi veloci e pesanti si contano sulle dita di una mano, l’IA è imbarazzante (affronteremo dei semplici manichini pronti ad essere macellati dal nostro alter ego), zero varietà dei nemici e, come ciliegina sulla torta, i personaggi giocabili sono tutti simili tra loro. Quest’ ultimi sono più di una trentina e possono essere raggruppati in 3 grosse categorie: gli agili, i lenti e i tiratori. Da quanto appena scritto si evince l’assenza di una caratterizzazione o di una diversificazione significativa del roster, limitandosi spesso a differenze legate esclusivamente alle animazioni degli attacchi, ma non alla loro efficacia in combattimento.
Per quanto concerne gli elementi gdr sopra citati, è presente un sistema di equip del nostro personaggio che si limita esclusivamente a sostituire l’arma con un suo clone dal danno superiore, o alla selezione di alcuni oggetti che migliorano le statistiche base del nostro personaggi, tutt’altro che utile dato che è possibile completare ogni livello anche con l’equip base. A questo va aggiunto anche la possibilità di scegliere fino a quattro luogotenenti che ci affiancheranno in battaglia, anche questo inutile considerando l’IA pessima che è stata elaborata. Neanche la trama, scialba e banale, riesce ad innalzare il livello della produzione.



La luce alla fine del tunnel
Bisogna tenere presente che, nonostante il lavoro mediocre, qualcosa di buono c’è. Dinasty Warriors Next è difatti uno di quei pochi giochi a sfruttare in modo sensato i comandi PsVita attraverso l’esecuzione delle mosse speciali e l’inserimento di minigiochi che di tanto in tanto ci si pareranno davanti. Chiariamo subito che i minigiochi sono poco vari e seccanti, ma l’aver sfruttato i comandi tattili aldilà della selezione nei menu è già qualcosa: dovremo principalmente rispondere a suon di colpi (o in questo caso di ditate sullo schermo)  alcune imboscate colpendo i nemici prima che questi ci raggiungano o sfidare a duello i luogotenenti avversari. In alcuni livelli ci sarà anche richiesto di decifrare alcuni codici toccando il touchpad posteriore e rivelando quindi degli istogrammi precedentemente invisibili.
Va inoltre precisato che il gioco può divertire nel breve periodo. Dinasty Warriors è un gioco mediocre, ma spegnendo il cervello e a piccole dosi, il senso di onnipotenza che si respira può dare soddisfazione.
Infine, un altro punto a favore va al comparto tecnico, probabilmente l’elemento meglio riuscito del pacchetto. I nemici a schermo sono tantissimi ed i cali di frame rate quasi nulli. Il dettaglio dei personaggi principali inoltre è più che soddisfacente. Se proprio vogliamo essere pignoli, va fatto notare un pop up dei nemici troppo marcato, ma non è certo questo a far calare la qualità di questo gioco.



Tirando le somme.
Gameplay superficiale, ripetitivo, IA pessima, trama inutile e nessuna evoluzione rispetto ai suoi predecessori. Il classico Musou che piace tanto ai fan del genere. Ancora una volta quindi, non si assiste ad un miglioramento delle mediocri meccaniche che da sempre questo tipo di giochi si porta dietro. Consigliato esclusivamente agli amanti del genere e a coloro che vogliono spegnere il cervello quando giocano: tutto sommato se giocato a piccole dosi, può anche divertire.









Pregi:
Comandi PsVita ben sfruttati
Buono tecnicamente
A piccole dosi può divertire

Difetti:
Gameplay superficiale
Ripetitività ai massimi livelli
Trama scialba e banale





Voto: 5.5

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