venerdì 10 ottobre 2014

Dragon's Dogma... Nigga stole my heart!!



Piattaforme: Ps3,Xbox360

Genere: Action-GDR

Sviluppatore: Capcom

Data di uscita: 25 Maggio 2012

Giocato su ps3





Non so se vi ricordate la massiccia campagna pubblicitaria dedicata a questo titolo prima della sua uscita ufficiale, ma uno dei giochi a cui la ormai morente Capcom ha puntato maggiormente è senza dubbio Dragon’s Dogma. C’ è da dire però che non sono poche le nuove IP che, nonostante la campagna pubblicitaria, alla fine passano un po’ sottobanco, rimanendo per lo più anonime, ricordate solo da quelle poche persone che hanno deciso di dare fiducia al titolo. Dragon’s Dogma, ha subito lo stesso trattamento, ma, a differenza di alcuni giochi che fanno parte della cerchia, riteniamo che questo Action-GDR meriti di più.


Nigga stole my heart
Dopo un’oretta di gioco che dovrebbe fungere da intro, ma che in realtà risulta inutile se non fosse per la notevole direzione artistica mostrata, verremo catapultati in una tra le più ricche e profonde personalizzazioni del personaggio al quale abbiamo avuto a che fare. In realtà mancano alcuni elementi, qualche barba o capigliatura in più avrebbe fatto piacere, ma siamo più che soddisfatti delle opzioni disponibili. Inizieremo la vera avventura in un villaggio di pescatori che verrà presto attaccato da un drago che decidiamo di fronteggiare. Naturalmente che cose non vanno per il meglio, ma il caro rettile gigante, invece di ucciderci decide di renderci degli arisen, ovvero persone prive di cuore essendo stato preso dal drago stesso. Chiaramente il nostro obiettivo sarà riprenderci ciò che ci è stato rubato e bisogna dire che la trama che Dragon’s Dogma ci presenta non è superlativa. Certo, riesce ad accompagnarvi piacevolmente alla fine, ma, con dei rari e talvolta prevedibili colpi di scena e con delle scelte multiple che non hanno la minima influenza sulle vicende narrate, non è l’elemento meglio riuscito del gioco. Una nota di merito per il drago, un personaggio davvero interessante.


Prepariamoci
Essendo la trama e la narrativa uno degli elementi di meno rilievo in questo genere, non ci soffermeremo oltre e ci addentreremo in quello che è l’elemento cardine degli Action-GDR: il gameplay. Dopo l’assalto del lucertolone dovremo scegliere una tra le tre classi disponibili: guerriero, arciere e mago la cui crescita è legata a dei punti che si ottengono principalmente salendo di livello che possono essere spesi per acquistare mosse o abilità passive legate alla specializzazione scelta. Più avanti si potrà anche cambiare il proprio personaggio con classi differenti (nove in tutto), ma si dovrà rinunciare all’ equipaggiamento e a tutti i progressi fatti in precedenza, ricominciando praticamente tutto da zero. A causa della sua natura quindi, il cambio di classe diventa fattibile solo nelle fasi più avanzate di gioco, quando monete e punti classe saranno in abbondanza. Come abbiamo appena accennato, il sistema di crescita del nostro alter ego è correlato anche al suo equip, che non si limita semplicemente a migliorare le statistiche di attacco o di difesa, ma che influisce anche alla resistenza di vari tipi di elementi o al tipo di attacco che la nostra arma può sferrare. Avremo inoltre delle armi e armature indossabili esclusivamente da certe classi e perfino legate al sesso del nostro eroe. Possiamo quindi affermare che gli elementi GDR del gioco sono ben riusciti, offrendo una complessità ed una componente tattica di tutto rispetto.


Alle armi!
Il sistema di combattimento adottato da Dragon’s Dogma è grosso modo quello di un action in tempo reale. Per ogni classe, avremo a disposizione un’arma primaria e una secondaria nella quale possiamo settare un totale di 6 mosse tra quelle sbloccate. Interessante la possibilità di aggrapparsi ai mostri per poter colpire i punti deboli. Il sistema funziona ed esalta, ma non è esente da difetti, non apprezziamo che la vita non si rigeneri mai del tutto, ma solo in parte (anche con le cure) a meno che si usino delle erbe spezzando tuttavia il ritmo dell’azione. Inoltre la classe del ladro (ed in particolar modo tutte le classi con un arco) è sbilanciata.
Le vera novità rispetto alla concorrenza è il sistema delle pedine, esseri umani nell’aspetto ma senza emozioni evocabili nelle faglie, che rispondono solo ed esclusivamente agli ordini degli arisen. Oltre alla nostra pedina personale (che creeremo con lo stesso editor profondo ed accurato che abbiamo usato per il protagonista) potremo evocarne altre due, che, qualora si fosse connessi online, saranno le pedine personali di altri giocatori. Quest’ ultime sono più utili di quanto si possa pensare in quanto non saranno semplicemente dei guerrieri ma anche fonte di informazioni: man mano che svolgono missioni o sconfiggono nemici, otterranno conoscenze che rimarranno per sempre nel loro curriculum personale. Questo significa che una pedina che ha già affrontato la nostra missione in corso ci potrà fornire utili consigli sul dungeon o sui mostri che dovremo fronteggiare, cosa tutt’altro che trascurabile. Non sarà tuttavia possibile evocare pedine di livello più alto del nostro a meno che non si spendono dei punti cumulabili alla fine di ogni missione, garantendo così il bilanciamento dell’ottima meccanica inserita.



What am I doing?
Per quanto concerne la struttura di gioco si hanno un po’ di problemi. A dei checkpoint troppo rari che rendono necessario salvare manualmente per non ricominciare tutto da capo in caso di morte ed un fast travel mal gestito (possiamo tele-trasportarci solo ai pochissimi telecristalli disponibili e usando delle pietre che però vanno acquistate a prezzo non proprio onesto), avremo delle missioni, secondarie e non, che, almeno nelle prime ore di gioco, risultano dispersive. Questo si nota principalmente nelle secondarie, nel quale la maggior parte delle volte verremo mandati ad uccidere un certo numero di nemici o a raccogliere un certo tipo di erbe. Il problema è che non ci viene detto dove andare, portandoci quindi a girovagare per la mappa in una disperata ricerca. La situazione, per forza di cose, migliora dopo qualche ora di gioco, quando avremo esplorato l’intero mondo di gioco, piazzato i telecristalli in posti strategici e memorizzato gli spawn dei mostri più importanti.
Nulla da dire sulla longevità, che, tra tutte le quest disponibili, raggiunge tranquillamente il centinaio d’ore.

Non ci vedo molto chiaro…
Togliamoci il dente: il comparto tecnico di Dragon’s Dogma è pessimo a tal punto da poterlo considerare l’anello debole dell’intera produzione. Il pop up delle texture (poco rifinite tra l’altro) e degli oggetti, i diversi bug, le compenetrazioni poligonali, il tearing, i cali di frame rate e il poco dettaglio dei personaggi e degli ambienti non rendono giustizia al lavoro svolto in termini di game design. Si, paradossalmente (e fortunatamente) il game design è a dir poco eccellente, soprattutto per quanto concerne il bestiario, che pur non essendo proprio originalissimo (si riprendono a piene mani quasi tutte le creature della mitologia occidentale) è ben caratterizzato, vario ed esaltante. Ogni mostro ha un suo perché, delle debolezze, dei punti di forza ed anche un certo stile di combattimento che ci costringe ad avere più approcci in base alle varie necessità, rendendo ogni scontro sempre vario e divertente. Nulla da dire sull’IA sia alleata che nemica, buona, ma migliorabile.

Tirando le somme
Dragon’s Dogma fa parte di quella cerchia di videogiochi che è passata immeritatamente in sordina. Certo, non è un titolo perfetto, il comparto tecnico è scadente ed il free roaming mal calcolato, ma può vantare un combat system solido ed un game design di livello, soprattutto per quanto concerne la caratterizzazione dei mostri. Consigliamo quindi, almeno agli appassionati del genere, di dargli una possibilità. Stiamo pur sempre parlando di un ottimo titolo, capace di divertire e di appassionare chiunque sia disposto a chiudere un occhio ai pochi difetti a cui andrete incontro.

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   Pregi:
-          Bestiario vario ed esaltante
-          Combat system solido
-          Potenzialmente infinito
-          Buona crescita del personaggio e le relative conoscenze
-          Le pedine sanno essere un valido aiuto

Difetti:
-          Comparto tecnico
-          Missioni dispersive
-          Checkpoint e viaggio rapido problematici


Voto: 8

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