Benvenuti in questa nuova rubrica a cura del buon Antony, nella quale si impegnerà a
trattare quegli argomenti dove non esiste il bianco o il nero, bensì il grigio.
Cosa significa questo? Semplicemente che, come in tutte le cose, non esiste solo
ciò che giusto o sbagliato, ma il tutto dipende dalla prospettiva in cui si
analizza l’argomento. Da questo semplice concetto, mi impegnerò per analizzare
entrambe le facce di una stessa medaglia, così magari da iniziare un dibattito
su cose più o meno interessanti. Partiremo dalla Collector Edition di The Witcher 3 . Per chi ancora non sa cosa sia successo, sappiate che si è
scatenata una vera e propria shit-storm
quando è stato dichiarato che la versione Xbox
One ha in esclusiva due mazzi del gioco di carte Gwent e una mappa del mondo di gioco.
Purtroppo Cd Project
avrebbe dovuto aspettarsi una tale reazione e non perché lecita, ma perché
quando vizi i tuoi fan con contenuti sempre corposi e di alta qualità e poi
provi a prenderti un dito per soddisfare degli accordi stipulati in passato, la
reazione che si ottiene è proprio quella che ci si aspetta da un bambino viziato che
non ha avuto l’Iphone per natale. Naturalmente siamo persone mature e non
bambini, ma credo che il paragone sia più che azzeccato in quanto davvero non
troviamo altri motivi per lamentarsi di una cosa del genere da un punto di
vista puramente videoludico.
Non si può dire lo stesso dal punto di vista economico…
Difatti, se siamo fermamente convinti che la
reazione dei videogiocatori è stata eccessiva e non condivisibile,
riteniamo che una minima fetta di utenza abbia tutti i motivi per lamentarsi,
ovvero coloro che hanno prenotato la Collector.
Credo che almeno una metà degli acquirenti di Collectors, non lo facciano solo per
avere una eventuale statuina in casa, ma anche per accaparrarsi dei pezzi che
nel tempo possono acquistare valore, ed inserire dei contenuti esclusivi in un
edizione da collezione di una determinata piattaforma, vuol dire aumentarne il
valore rispetto alle altre.
Per questo sento di poter spezzare una lancia a favore di
coloro che hanno acquistato tale edizione per altre piattaforme, in quanto ritengo
che in un edizione limitata (quelle vere, non quelle di Activision o Ubisoft che
si trovano a frotte) non dovrebbero esserci differenze tra le varie piattaforme
come invece ci si può aspettare dalle edizioni standard.
Un edizione da 150 euro non deve avere differenze tra i suoi
“simili”, non è concepibile che si facciano favoritismi anche tra collezionisti,
se proprio volevate inserire dei contenuti esclusivi, sarebbe stato accettabile
avere un’altra edizione esclusiva Xbox One,
con un nome ed un prezzo differente rispetto alla controparte, questo
probabilmente avrebbe fatto meno scalpore.
Certo, sono consapevole che ci sono aziende che fanno molto
peggio, ma questa non è una giustificazione.
Alla luce di queste considerazioni, non me la sento di
prendere una posizione netta sull’accaduto.
I CD Project non
hanno fatto nulla di male ai videogiocatori, questi potranno godere di un
prodotto che si prospetta un capolavoro già dall'annuncio, d'altra parte
neanche i collezionisti hanno torto, in quanto almeno i 2/3 avranno tra le mani
un prodotto relativamente incompleto allo stesso prezzo e senza la possibilità
di poter modificare la prenotazione in quanto, essendo un edizione limitata a
tutti gli effetti, è in sold out da
parecchio tempo ormai.
Ok, direi di poter chiudere qui questo nostro primo
appuntamento. Non mi aspetto dei feedback positivi in quanto punterò a trattare
temi spinosi e fraintendibili, ma che ci volete fare, sto invecchiando.
Alla prossima! Forse…
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