mercoledì 17 settembre 2014

The Grey zone #01






Benvenuti in questa nuova rubrica a cura del buon Antony, nella quale si impegnerà a trattare quegli argomenti dove non esiste il bianco o il nero, bensì il grigio. Cosa significa questo? Semplicemente che, come in tutte le cose, non esiste solo ciò che giusto o sbagliato, ma il tutto dipende dalla prospettiva in cui si analizza l’argomento. Da questo semplice concetto, mi impegnerò per analizzare entrambe le facce di una stessa medaglia, così magari da iniziare un dibattito su cose più o meno interessanti. Partiremo dalla Collector Edition di The Witcher 3 . Per chi ancora non sa cosa sia successo, sappiate che si è scatenata una vera e propria shit-storm quando è stato dichiarato che la versione Xbox One ha in esclusiva due mazzi del gioco di carte Gwent e una mappa del mondo di gioco.



Purtroppo Cd Project avrebbe dovuto aspettarsi una tale reazione e non perché lecita, ma perché quando vizi i tuoi fan con contenuti sempre corposi e di alta qualità e poi provi a prenderti un dito per soddisfare degli accordi stipulati in passato, la reazione che si ottiene è proprio quella che ci si aspetta da un bambino viziato che non ha avuto l’Iphone per natale. Naturalmente siamo persone mature e non bambini, ma credo che il paragone sia più che azzeccato in quanto davvero non troviamo altri motivi per lamentarsi di una cosa del genere da un punto di vista puramente videoludico.
Non si può dire lo stesso dal punto di vista economico… Difatti, se siamo fermamente convinti che la reazione dei videogiocatori è stata eccessiva e non condivisibile, riteniamo che una minima fetta di utenza abbia tutti i motivi per lamentarsi, ovvero coloro che hanno prenotato la Collector.
Credo che almeno una metà degli acquirenti di Collectors, non lo facciano solo per avere una eventuale statuina in casa, ma anche per accaparrarsi dei pezzi che nel tempo possono acquistare valore, ed inserire dei contenuti esclusivi in un edizione da collezione di una determinata piattaforma, vuol dire aumentarne il valore rispetto alle altre.
Per questo sento di poter spezzare una lancia a favore di coloro che hanno acquistato tale edizione per altre piattaforme, in quanto ritengo che in un edizione limitata (quelle vere, non quelle di Activision o Ubisoft che si trovano a frotte) non dovrebbero esserci differenze tra le varie piattaforme come invece ci si può aspettare dalle edizioni standard.
Un edizione da 150 euro non deve avere differenze tra i suoi “simili”, non è concepibile che si facciano favoritismi anche tra collezionisti, se proprio volevate inserire dei contenuti esclusivi, sarebbe stato accettabile avere un’altra edizione esclusiva Xbox One, con un nome ed un prezzo differente rispetto alla controparte, questo probabilmente avrebbe fatto meno scalpore.
Certo, sono consapevole che ci sono aziende che fanno molto peggio, ma questa non è una giustificazione.
Alla luce di queste considerazioni, non me la sento di prendere una posizione netta sull’accaduto.
I CD Project non hanno fatto nulla di male ai videogiocatori, questi potranno godere di un prodotto che si prospetta un capolavoro già dall'annuncio, d'altra parte neanche i collezionisti hanno torto, in quanto almeno i 2/3 avranno tra le mani un prodotto relativamente incompleto allo stesso prezzo e senza la possibilità di poter modificare la prenotazione in quanto, essendo un edizione limitata a tutti gli effetti, è in sold out da parecchio tempo ormai.
Ok, direi di poter chiudere qui questo nostro primo appuntamento. Non mi aspetto dei feedback positivi in quanto punterò a trattare temi spinosi e fraintendibili, ma che ci volete fare, sto invecchiando.

Alla prossima! Forse…

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