mercoledì 12 febbraio 2014

Sleeping Dogs (gli unici cani che vedremo per un po', visto i continui rinvii di Watch Dogs)

Lo so, lo so, qualche settimana fa ho postato la foto della custodia di Ni No Kuni, ma, per motivi che non sto qui a spiegare perché tanto non frega niente a nessuno, oggi vi beccate Sleeping Dogs, il GTA di Hong Kong dove ci si invischia negli affari della mafia e si guida contromano.



Sleeping Dogs, free roaming passato un po' in sordina a causa di uscite maggiori (che francamente non ricordo) avvenute nello stesso periodo, sarebbe in realtà meritevole di una certa attenzione. Nella Hong Kong criminale, fatta di fazioni in guerra tra loro, vestiamo i panni di Wei Shen, poliziotto sotto copertura che deve farsi un nome nel mondo della criminalità organizzata per... beh, incastrare tutti quanti. Un The Departed orientale, per quanto il gioco di orientale abbia solo l'ambientazione e la guida a sinistra, forse la cosa più difficile da gestire in tutto il gioco. Una trama tutto sommato ben scritta e appassionante quanto basta. Per il resto, la storia trasuda americanità da ogni poro.


Veniamo al gameplay: Sleeping Dogs prende la struttura da sandbox classica di GTA, fatta di macchine da rubare, poliziotti da seminare, vestiti da comprare e belle donne da, ehm, ok avete capito.
Missioni a base di inseguimenti (a piedi o in macchina), acrobazie, scazzottate a base di kung fu (perché in Cina le questioni non possono essere risolte in altro modo), qualche sparatoria resa frizzante da un interessante sistema di "combo al rallentatore", telecamere da violare e altri magheggi da spia, salti improbabili da un veicolo a un altro. Insomma, un bel da fare, una bella varietà nelle missioni, sia primarie che secondarie: queste ultime, tra l'altro, perfettamente coerenti con la trama principale.


Una lode al sistema di combattimento, non profondo quanto quello di un picchiaduro, ma più profondo di quello di qualunque sandbox: riempire di lividi i nemici non è mai stato così divertente.
Una piccola nota di merito che Sleeping Dogs sfoggia e da cui il caro GTA dovrebbe prendere esempio: quando si imposta un obiettivo sulla mappa, le svolte sono segnate SULLA STRADA, in modo che il giocatore non deve continuare a controllare la minimappa schiantandosi contro un palo. È così difficile, Rockstar?


Dov'è che sbaglia, allora, questo Sleeping Dogs di cui finora non ho fatto altro che tessere le lodi?
Sleeping Dogs, mi duole dirlo, sbaglia sul tempo. Le missioni principali, spesso esageratamente lunghe per un free roaming, dopo un po' che ripropongono gli stessi elementi di gameplay, per quanto questi possano essere vari,, finiscono per annoiare. Succede un po' tardi grazie alla varietà delle cose da fare, certo, ma succede comunque, tanto da dare luogo alla classica e spiacevole situazione del "Stasera mi metto sotto e lo finisco, così me lo levo dai piedi". Questo perché non basta avere tante cose da fare per tenere alto il ritmo di un free roaming (già di per sé molto basso), ma bisogna saperle proporre con delle varianti qua e là, senza presentare dodicimila combattimenti divertenti, sì, ma tutti uguali. 


Ed è un peccato, perché di Sleeping Dogs c'è davvero poco da buttare. Forse, se giocato a piccole dosi, può risultare meno noioso alla lunga, ma un equilibrio maggiore nelle missioni avrebbe giovato comunque.
Tuttavia, Sleeping Dogs resta comunque un gioco da provare, senza pagarlo troppo, ma un piacevole riempitivo tra un'uscita di livello e un'alta.

VOTO: 8

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