mercoledì 10 luglio 2013

The Devil Legend of War May Cry because the cake is a lie (Darksiders per gli amici)

Lo ammetto, mi sento in colpa.
Mi sento in colpa per aver provato Darksiders solo ora che THQ è fallita, e ancora di più per averlo apprezzato. 
Ma ehi, UN GIOCO COME DARKSIDERS A 3,99 EURO SUL PS STORE (più il suo successore a 9,99 segnalerei)... che il karma mi punisca, ma devo dire che ho fatto bene ad aspettare.



In molti direbbero che Darksiders è un gioco che copia. E in effetti, può essere descritto come uno Zelda molto più cupo e violento con fasi action alla God of War/Devil May Cry. Tuttavia c'è una grande differenza: quella di Darksiders non è copiatura, ma non è neanche, per come la vedo io, ispirazione. Gli autori di Darksiders hanno semplicemente preso il meglio dai gameplay di ognuno dei giochi citati e ci hanno fatto un cocktail aggiungendo quei tocchi personali che sono la trama e l'ambientazione.


Ed è proprio dalla trama e dall'ambientazione che vorrei partire. In Darksiders si impersona Guerra, nientemeno che uno dei Cavalieri dell'Apocalisse, arrivato sulla Terra perché... beh, è iniziata l'Apocalisse. Però c'è qualcosa che non va, perché sembra essere arrivato solo lui e non i suoi colleghi. Comincia quindi il viaggio di Guerra, attraverso una spirale di intrighi, tradimenti e... boh, sono abbastanza sicuro che di mezzo ci fosse una vendetta, ma non ho capito verso chi. Insomma, la trama, nell'intento di essere epica quanto l'ambientazione, finisce per essere un po' troppo ampollosa nei filmati e troppo lineare nel gameplay (trova i tre oggetti, che aprono una porta per trovare uno di altri tre oggetti, ecc..). Ma tutto sommato, la poco consistente trama è perfettamente bilanciata dall'atmosfera epica, data sia dall'ambientazione, sia dalle musiche, sia dal bellissimo stile grafico, che se non sbaglio è opera di un fumettista di cui mi sfugge il nome.


Darksiders dà il meglio nel gameplay, offrendo un'impostazione di base tipicamente "zeldiana", con un mondo liberamente esplorabile a cui si alternano dungeon su più piani, con strumenti da trovare che aprono vie segrete verso oggetti segreti. Chi è un fan della storica saga Nintendo, quindi, avrà di che divertirsi con dungeon belli corposi e impegnativi come non se ne vedevano da un po' nelle avventure di Link. 


Una grande differenza rispetto a Zelda sta però nella grande quantità di nemici che popolano i labirinti, da affrontare con il tipico approccio degli hack'n'lash come God of War e Devil May Cry. Proprio come in DMC, i nemici uccisi rilasciano anime che possono essere spese in potenziamenti e nuove tecniche. Proprio come in God of War, la viUlenza è presente in taaaaaanti litri (di sangue) e ogni tanto capita di imbattersi in alcuni scrigni dall'aspetto familiare. Per non parlare di quel momento del gioco in cui si ha l'impressione di gicoare a Portal.


Insomma, Darksiders si dimostra un capolavoro dell'arte del "mischiotto", senza rinunciare all'originalità. Qualche errore assurdo, tipo la discutibile scelta di fare il primo dungeon più difficile dei successivi tre, l'impossibilità (in termini di palle consumate per la noia) di raccogliere abbastanza anime da potenziare tutte le armi e i forse troppi nemici, che dopo un po' stancano, oltre alla trama sicuramente epica ma alla fine molto 'sticazzi, non impedisce comunque a Darksiders di essere un'avventura godibilissima, che pur richiamando vari giochi nel gameplay riesce a non beccarsi gli insulti, perché per lo meno li richiama bene.

VOTO: 9.2



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