sabato 6 luglio 2013

Proteus, il gioco dove si cammina

I giochi indie hanno una particolare dualità. Ci sono giochi innovativi, con un gameplay che può essere anche classico ma ben studiato oppure totalmente nuovo ma perfettamente funzionale. 
E poi ci sono i giochi come Proteus che, volendo innovare a tutti i costi, finiscono per farla fuori dal vaso, metterci un fiocco sopra e scriverci "Art Nouveau".

In genere ci sono tre tipi di modi di approcciarsi ad un gioco indie:
1. I giochi indie fanno tutti schifo
2. I giochi indie vanno giudicati per quello che sono, nel bene e nel male
3. I giochi indie sono delle perle, capolavori dell'arte videoludica dal primo all'ultimo.

Ecco, Proteus è un gioco che si presta benissimo al terzo tipo di approccio. Capisco che dopo Journey e i lavori di Thatgamecompany si stia diffondendo questa tendenza a creare il "gioco alternativo", ma un conto è l'ispirazione dietro a Journey 


un conto è l'ispirazione dietro a Proteus


Che poi, se la grafica fatta con Paint fosse l'unico problema saremmo tranquilli, anzi, dopo un po' devo dire che acquista il suo perché.


Proteus cade nel gameplay, o meglio nel non-gameplay. 
Lo scopo del (non) gioco è quello, puro e semplice, di camminare. Esplorare questa isola che muta mentre ci si sposta al suo interno, osservare l'alternarsi del giorno e della notte, ascoltare gli uccellini. È una cosa che già lascia perplessi il primo minuto, rompe dopo cinque e porta all'esasperazione dopo dieci. Perché in effetti bastano dieci minuti per vedere tutto quello che Proteus ha da offrire e, soprattutto, l'effetto sul giocatore non è sicuramente quello di pacificazione interiore che si aspettano gli sviluppatori. O almeno, non è quello che ha avuto su di me.


Il fatto è che Proteus può anche essere considerato un esperimento di... psicologia? - valido, ma NON è un videogioco. Io NON spenderei mai 7 euro su Steam per un'esperienza che si esaurisce nel giro di 10 minuti, un'esperienza tra l'altro assolutamente lineare e monotona.
Se l'avete trovato nell'Humble Bundle come me, vabbè, è lì, sapete di averlo e ok. Ma se non l'avete fatevi il piacere di dare una sbirciatina su Youtube e riflettete se è il caso di spendere 7 euro per un esperimento del genere.
Sinceramente per me non è il caso.


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