Oh, è la prima volta che ho l'occasione di parlare di un argomento di "attualità", non ho la minima intenzione di farmela sfuggire. Lunedì sera è stata trasmessa su Focs la prima puntata della terza stagione, stagione che promette di fare faville, di cambiare le carte in tavola e di stupire come un elefante che corre in un edificio in fiamme per salvare un bambino. E l'ha fatto? Beh, sì e no.
A differenza di molti, ho apprezzato (FONDAMENTALMENTE, un "fondamentalmente" grande come una casa) sia la prima che la seconda stagione. E probabilmente un motivo c'è, ed è molto semplice: il fumetto di Kirkman e quell'altro tizio di cui proprio non riesco a ricordare il nome non ha mai varcato la soglia dic asa mia. Ho intenzione di recuperare appena esce la ristampa italiana in formato bonelliano (dovrebbe uscire questo mese, ma non so quando), ma sta di fatto che forse questa mancanza mi ha aiutato a guardare alla serie con più obiettività. O forse sono semplicemente stupido.
Comunque, The Walking Dead l'ho sempre vista come una serie sugli zombie. E gli zombie sono solo una delle invenzioni più felici dell'immaginario horror-fantascientifico, secondo il modesto parere del sottoscritto, quindi non ho potuto non adorare la prima stagione. In sei episodi ti portava in un mondo ormai morto, dove i morti sono i protagonisti, e cazzo, si doveva sopravvivere, e sopravvivere era dura. Ho adorato l'inizio del primo episodio, la storia del coma di Rick e del suo dolce risveglio. Poi è morta un po' di gente, e si è capito che TWD non si fa troppi problemi a togliere di mezzo i protagonisti. Ottima cosa.
La seconda stagione, riassumibile con un "Grazie per aver scelto la nostra fattoria", per quanto più lenta e riflessiva, mi è piaciuta. Mi è piaciuta perché lentamente ti toglieva ogni speranza felice, sapevi che in quella dannata fattoria non si poteva restare a lungo, sapevi che quella cazzo di bambina avrebbe fatto la fine che ha fatto, eppure tu ci credevi, volevi crederci, ma ecco la realtà: la bambina è uno zombie, la fattoria è distrutta, e Rick è costretto ad uccidere Shane, perché giustamente, tira qui e tira là, mo' hai rotto er cazzo. La realtà è questa: non c'è speranza, nessun rifugio è per sempre, e se si vuole sopravvivere non ci di deve fare troppi scrupoli. Rick l'ha capito alla fine della stagione. Una stagione importante, insomma, che avrei adorato se non fosse per questo piccolo particolare che alcuni personaggi hanno iniziato a starmi sui cosiddetti.
Andrea, la bionda che voleva morire, odiosa come un uovo kinder senza la sorpresa.
Lori, che ha accolto la gravidanza con depressione, voglia di morire e una faccia da culo non da poco.
Ma soprattutto, DIO MIO, quel distributore automatico di idee idiote, iniziative da "no, ditemi che non lo sta facendo davvero" , travestito da marmocchio travestito da sceriffo. La mia speranza è che muoia fra atroci sofferenze.
Ma veniamo a questo primo episodio.
Dunque, la scena pre-sigla, nessuno dice niente, ognuno sa cosa fare, tutto è pianificato, è stata davvero ben fatta. Rick ha tirato fuori le palle, finalmente, adesso ci prende pure gusto e fa lo stronzo e lo schizzinoso:
Andrea, la bionda che voleva morire, odiosa come un uovo kinder senza la sorpresa.
Lori, che ha accolto la gravidanza con depressione, voglia di morire e una faccia da culo non da poco.
Ma soprattutto, DIO MIO, quel distributore automatico di idee idiote, iniziative da "no, ditemi che non lo sta facendo davvero" , travestito da marmocchio travestito da sceriffo. La mia speranza è che muoia fra atroci sofferenze.
Ma veniamo a questo primo episodio.
Dunque, la scena pre-sigla, nessuno dice niente, ognuno sa cosa fare, tutto è pianificato, è stata davvero ben fatta. Rick ha tirato fuori le palle, finalmente, adesso ci prende pure gusto e fa lo stronzo e lo schizzinoso:
"Fagioli in scatola? FAGIOLI IN SCATOLA!?"
Non hanno neanche il tempo di riposarsi che arrivano gli zombie, parte la sigla e la stagione sembra decollare molto bene. E in effetti si aprono prospettive niente male, con questa bella prigione.
Insomma ci si prepara a conquistare la prigione, Lori mostra sempre di più la sua faccia da culo e...
OMMIODDIO QUELLA È UNA KATANA. Cioè, lo sapevo, sapevo che nella terza stagione sarebbe arrivata questa Michonne che va in giro con una katana, ma non ci avevo mai creduto fino in fondo.
Ho visto poco, ma ha vinto lei. Ha vinto.
Quindi, prendono la prigione, si scelgono i letti e...
...e io fingerò di non aver visto uno squallidissimo inizio di relazione intima tra i due marmocchi, specialmente perché lei avrà tipo cinque anni di più. Confido che la morte li separi il prima possibile. Possibilmente quella di lui.
E poi, l'evento più "No dai, non può essere successo davvero" dell'episodio.
Ma dai Hershel, non hai imparato proprio niente?
Il vecchio del gruppo ci regala l'inizio di morte più telefonato dell'intera serie. L'unica consolazione è la scena dell'amputazione, durante la quale il vecchio perde i sensi. Magari è morto. Boh, di certo non durerà a lungo.
In definitiva, una terza stagione partita abbastanza bene, con alcune pessime idee ma con delle scene d'azione che non si vedevano da tempo nel telefilm. Buono il cliffhanger finale, ottima Michonne, ma alcuni personaggi ancora non mi vanno giù, e cazzo, indovinate chi è in cima alla classifica.
No dai, non puoi trasformarti così da bambino non solo inutile, ma dannoso alla salute del gruppo, a mini-robocop super-addestrato cocco di papà. Da un estremo all'altro.
Nessun commento:
Posta un commento