Perché Scrubs è una delle migliori serie mai concepite

Grazie Bill Lawrence.

Grazie MTV, che a quanto pare oltre a Jersey Whore hai un minimo di buon gusto, tanto da proporci una delle migliori serie in assoluto, con cui forse qualche ignara vittima della bigotteria potrà emergere in un mondo tutto nuovo e pulito.

Grazie Scrubs, semplicemente per esistere.

"I'M NO SUPERMAAAAAAAN"

Perché Scrubs è così bello?

Ci sono tanti motivi, uno dei primi che mi viene in mente è questo fatto che Scrubs è ambientato in un ospedale ma con le solite serie di medici c'entra ben poco: pochi cazzi su quanti cc, mg, mcgmc di propetilferamenina bisogna somministrare al moribondo di turno, pochi cazzi sui soliti medici tormentati da conflitti interiori (sì Dr House, sto parlando con te), pochi cazzi su storie infinite tra dottori e infermiere: perché in Scrubs c'è tutto questo, ma ha l'incantevole caratteristica di non essere mai banale.

Scrubs è la storia di John Dorian, meglio conosciuto come JD, un giovine appena uscito dall'università che entra nell'Ospedale del Sacro Cuore come specializzando. JD è ansioso, insicuro, un po' schizzato, parla con sé stesso e si immagina le cose: in pratica, il protagonista perfetto. 

Dicevo, JD entra nell'ospedale insieme al migliore amico Turk e fa la conoscenza di altri sei buoni motivi per amare questa serie: Elliot Reid, Carla Espinosa, Bob Kelso, l'inserviente e il dottor Cox (sì, i personaggi sono cinque, i motivi sono sei perché il dottor Cox vale per due).

Sette personaggi in totale, uno caratterizzato meglio dell'altro, tutti ugualmente importanti, non esiste solo JD (sì Dr House, sto parlando con te): persino l'Inserviente, che compare solitamente per pochi attimi in ogni puntata, che non ha un nome, è riuscito a diventare uno dei personaggi più amati.

Più guardi Scrubs e più ami ogni personaggio, ogni storia, ogni episodio, ogni geniale fantasia di JD.

Ma soprattutto, Scrubs è un prodotto di raffinata fattura per il suo equilibrio: ogni episodio è un divino e soave alternarsi di momenti filosofici, momenti tristi e momenti divertenti, ma divertenti davvero. La comicità di Scrubs è una comicità unica, che fa leva sulle fantasie più fervide dei protagonisti, e specialmente di JD: per portare lo stesso tipo di comicità in un'altra serie, quella serie dovrebbe avere John Dorian come protagonista.

Si ride, si ride come non si ha mai riso in nessun'altra occasione, più di un banale film comico: una risata pura e, soprattutto, soddisfacente. Una risata ironica, in pratica: la risata perfetta.

Si diceva che JD è il protagonista perfetto, ed è vero, ma nell'opera esiste un personaggio in grado di superare il carisma del giovane specializzando:

"Senti, Supergirl, ti frantumerò in pezzettini così piccoli che nemmeno mia nonna, che riesce a fare dei puzzle di cielo azzurro da mille pezzi in meno di un'ora, riuscirà a rimetterli insieme, neanche lavorandoci sopra un anno intero, anche se dovesse tornare ai tempi di quando aveva una vista perfetta."

Perry Cox, secondo il modesto parere di chi scrive, È Scrubs. Cox è la principale fonte di divertimento, riflessioni e, che diamine, lezioni di vita. Il suo modo di chiamare JD con nomi da donna, la sua doppia personalità, il suo carattere nascosto rappresenta la metafora perfetta dell'essere umano frustrato.

E in più, diciamolo pure, tutti noi abbiamo sempre voluto saper insultare come lui.

Perry Cox vince. Anche su JD. Anche sull'Inserviente.

Se non avete mai visto Scrubs e dopo questo pippone non siete ancora convinti, non so che dirvi.

(PS: Si continua a raccomandare l'esperienza di To the Moon: la traduzione purtroppo lascia un po' a desiderare, ma il messaggio traspare limpido e cristallino comunque, parola di giovane marmotta.)