martedì 24 giugno 2014

Beyond: Due Anime, due "mah" uno dietro l'altro

Sappiamo tutti di che genere di gioco si parla quando ci si riferisce a Quantic Dream. Giochi basati sulla trama, sulla narrazione, sulle emozioni, magari sulla performance di qualche attore noto (come in questo caso) e poco, veramente poco, sul gameplay. Insomma, giochi in cui si premono pochi tasti.
Ma come'è quindi questo Beyond? Riesce a intrattenere con la sua storia, nonostante si trovi al limite estremo del limbo che separa cinema e videogioco?



La risposta, ve lo dico subito, è ni.
Ma, prima di tutto, una premessa su come ho giudicato l'avventura inscenata da Ellen Page e Willem Dafoe. È giusto giudicare il gameplay in un gioco come Beyond? Ci ho pensato molto e sono giunto alla conclusione che, mentre per Heavy Rain la risposta sarebbe stata un secco "No", in questo caso, di gameplay da giudicare, ce n'è. Ci sono le fasi di "esplorazione", le fasi stealth, le fasi con Aiden, le fasi a cavallo (a cui arriveremo a tempo debito). Insomma, pur con un accento marcato sulla storia, in Beyond si gioca anche.
Il mio giudizio, quindi, tiene conto in parte del gameplay e in parte (più grande) della trama.

La bambina più scoglionata della storia
E com'è questo gameplay?
Mi dispiace dirlo, ma questo gameplay oscilla tra il giusto e il bruttino, senza mai soddisfare pienamente. Chiariamo il senso di "giusto": i QTE. Quelli sono "giusti": ti aspetti di trovarli e li trovi, la loro esistenza, in quel determinato contesto, ha senso, e premere il tasto giusto al momento giusto, sentendosi in un certo senso padroni della storia, è divertente. A essere bruttino è però tutto il resto. Passi per le fasi stealth, che, sebbene siano molto guidate, forniscono l'atmosfera giusta. Ma vogliamo parlare di quel dannato cavallo che non si lascia manovrare? O dell'andatura incontrollabile di Aiden?

Dafoe poteva essere approfondito di più, peccato.
Su Aiden, poi, ci sarebbe da tirare in ballo un discorso importante sul concetto di "feature" di un gioco. Ti danno un problema, ti danno uno strumento (Aiden) e tu, usando quello strumento, cerchi di risolvere il problema. Solo che uno strumento così versatile come Aiden può offrire un mare di possibilità: il giocatore, tuttavia, ha l'infelice compito di trovare l'unica che gli sviluppatori hanno scelto come "corretta". Perché la trama deve andare così, perché così si attiva quel QTE... tutte motivazioni più o meno accettabili, ma che non bastano ad allontanare l'dea che gli sviluppatori, con Aiden, si siano scavati la fossa da soli.


Abbiamo parlato del gameplay giusto e bruttino, ora parliamo della trama. Com'è la trama? Beh... 
Carina.
Stasera sono a corto di parole, ma la storia di Beyond non si può descrivere in molti modi: diciamo che l'idea è molto buona, la recitazione anche, ma più di una volta il "regista" sembra non centrare il colpo.
TIPO PER TUTTA QUELLA NOIOSISSIMA PARENTESI SULLA FATTORIA E GLI INDIANI D'AMERICA E NON LASCIARE LA TUA STANZA LA NOTTE ECCHECCOGLIONI.

Resisti, che i soldi cadono dagli alberi
Ma non sono qui solo per dire cattiverie, perché nonostante il fatto che la trama ogni tanto si perda per strada, la Page sa trasmettere le sensazioni giuste. Se siete un minimo sentimentali, magari sul finale vi commuovete pure un po'. 

"Aiden mi servi ADESSO!"
"Sì però avresti anche rotto tre quarti di minchia"

È altrettanto vero che, però, bisogna accettare un paio di insensatezze di troppo, che hanno tutte luogo nel finale. Per non rovinare la storia a chi il gioco non l'ha ancora giocato, metto gli spoiler in rosso, a fine post: se c'è qualcuno che invece il gioco l'ha giocato, magari mi sa dare delle delucidazioni.

CONCLUSIONI: Beyond, come da titolo, mi ha lasciato due "mah" in gola, uno enorme per il gameplay e uno, un po' più piccolo, per la trama. 
Ciononostante, e so di sembrare incoerente, non mi sento di non consigliarlo. Primo, perché sì, avrà i suoi difetti, ma ci sono anche dei momenti belli, e non pochi. Secondo, perché propone un'idea di videogioco che non si vede spesso in giro. Certo, se volete sfondarvi di tunnel carpale passate oltre ma, se siete aperti allo sperimentalismo videoludico, fatevi avanti.
VOTO: 7,5



E ora, vari dubbi sulla trama, come promesso:
SPOILER
SPOILER
SPOILER
SPOILER
SPOILER
SPOILER
SPOILER
SPOILER
Lo sclero del personaggio di Dafoe nel finale. Non è che non sia plausibile eh, ma è totalmente casuale. Non dà segni di squilibrio nelle scene precedenti, e non parla quasi mai della moglie e della figlia, anzi, sembra avere trovato in Jodie un'altra persona VIVA da amare, quindi lo schizzo del finale non regge. Il suicidio, poi, Dio mio.
La scelta finale. Perché mai Jodie dovrebbe scegliere di raggiungere il tizio della fattoria? Che c'aveva pure scritto "riempitivo" in fronte. Un po' dubbioso anche sulla scelta dei senzatetto, ma è già più accettabile.  
I senzatetto stessi. Com'è che, nel finale, sono diventati misteriosamente coinquilini in una casa ben arredata provvista di riscaldamento e luce elettrica? Mi sono perso qualcosa?
La fase punk, tutto tranne la fase punk.
Il finale con Zoey ROTFLMAOROADOFN

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