NB: Essendo l'articolo più lungo del previsto, sarà diviso in due parti con 5 giochi ciascuno. L'ultimo pezzo sarà pubblicato in settimana.
Prima di partire con l’articolo ci tengo a fare alcune
premesse: va difatti detto che la seguente non è una top 10, ma una lista
contenente alcuni dei momenti più significativi o suggestivi che ho riscontrato
durante la mia, piuttosto recente, esperienza videoludica. Dunque non arrabbiamoci
se mancano alcune scene che hanno smosso il mondo videoludico, anzi, fate
riferimento al gioco in questione, così da iniziare un dibattito costruttivo
conoscendo magari alcune perle ho perso per strada, allargando così la mia
conoscenza.
Ricordiamo inoltre che qui si annida lo
spoiler più selvaggio. Per tutelarvi dunque, elencheremo già nell’introduzione
i giochi che verranno trattati dandovi la possibilità di evitare l’articolo o
il paragrafo associato.
Metal Gear Solid 3
– The Last Of Us – Metal Gear Solid 4 – Tales Of Xillia 2 – Red Dead Redemption.
Detto questo, cominciamo. Buona lettura.
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Metal Gear Solid 3
Morte di The Boss
L’intera produzione di maestro Kojima è sufficiente per
riempire questo articolo, uno dei pochissimi sviluppatori in grado di far regia,
ma tocca trattenersi, inserirò solo due scene.
La morte di The Boss, uno dei personaggi più profondi dell’intera
produzione kojimiana per mano del suo allievo prediletto è una delle scene più
importanti mai viste in campo videoludico, così d’impatto che molti videogiocatori
tutt’oggi non riescono a premere il grilletto. Il campo di ciliegio che cambia
colore, il cavallo che si dimena alla morte del suo cavaliere, ma soprattutto
il significato che c’è dietro la morte di un eroe di guerra che ha dato tutto
per il suo paese, inclusa la sua vita, inclusa la sua dignità. Molte sono le
riflessioni, la filosofia e le interpretazioni che questa scena (e conseguentemente
quelle avanti) è in grado di scatenare nella mente del videogiocatore, capace
di marchiarvi a vita, contribuisce a rendere questo gioco indimenticabile.
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The Last Of Us
Il prologo
Considerato da molti il videogioco migliore della scorsa
generazione, l’ultima opera dei cagnacci è capace di far capire al
videogiocatore in cosa sta incappando già dalla prima mezz’ora. Non parleremo
del titolo, di cui comunque ci sarebbe tanto da dire, ma di una scena particolare:
il prologo, tra i più curati in tutta la storia videoludica, capace di far capire fin dai primi istanti in cosa andrai incontro, cosa è in grado di fare
l’essere umano quando ha paura, quando pensa solo ad una cosa: sopravvivere. Ho
giocato più titoli di quanti ne possa ricordare, solo Metal Gear Solid è stato
capace di farmi definire un videogioco “capolavoro”. Questo c’è riuscito dal
prologo, confermando il mio giudizio scena dopo scena, fino al finale (che non
ha nulla da invidiare alla parte iniziale, anzi, avrei potuto inserirla
tranquillamente in lista, ma tocca variegare un po’)
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Metal Gear Solid 4
Old Snake Vs Liquid Ocelod
Un’altra scena ricca di significato di maestro Kojima, non
spenderò molte parole su questo scontro tra titani, la resa dei conti tra due
dei personaggi di maggior rilievo della saga… O forse dovrei dire quattro?
Due rivalità condizionate da un profondo rispetto, un
rispetto che va ben oltre le ideologie, ben oltre la guerra.
Ero appena adolescente quando lo giocai, ma non dimenticherò
mai la sensazione che provai quando si iniettano l’ultima siringa di adrenalina
rimasta.
Il fraticidio
Uccidere tutti, vivendo una vita breve, ma felice col
proprio fratello condannando l’umanità intera, o assassinarlo così da garantire
la sopravvivenza della specie e della propria figlia “illegittima”? Chi lo ha
giocato sa di cosa sto parlando, è questa l’ardua decisione a cui Hideo Baba ci
ha messo davanti. Il fraticidio in particolare, riesce ad essere una delle
scene più toccanti della serie, col fratellone tranquillo, felice, come se
fosse solo un gioco, come se non stesse morendo, canticchiando l’inno che da
generazioni viene tramandata alla famiglia, così, tanto per ricordare al suo
consanguineo che il loro non è un addio, ma un arrivederci, e che in ogni caso,
la sua memoria vivrà per sempre nel suo cuore.
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Red Dead Redemption
Finale
Un uomo in cerca di redenzione, ma la ottiene solo con la
sua morte. Ecco cos’è Red Dead Redemption, lo spaghetti western migliore visto in un videogame. Un gioco che, come da tradizione Rockstar, è una
critica al mondo contemporaneo e non, ma questa volta lo fa con toni maturi,
senza ironia o situazioni inverosimili. Affezionarsi al protagonista e vederlo
morire per mano degli stessi uomini che per tutta la durata del gioco gli
assicurano la libertà ha un forte impatto sul videogiocatore.
To be continued...
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